Difesa

Vulnerabilità della Difesa, è necessario dotarsi di uno strumento militare adeguato alle necessità dell’attuale scenario globale di insicurezza

Il generale Pietro Serino, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito italiano, Il Ministro della Difesa Guido Crosetto e il Presidente dell’Aiad, Giuseppe Cossiga, sono stati auditi in commissione difesa per discutere delle vulnerabilità e delle necessità strutturali del settore della Difesa. Il generale Serino ha sottolineato come gli ultimi eventi bellici in Ucraina abbiano messo in evidenza l’importanza di mantenere apparati militari moderni e prontamente utilizzabili. Inoltre, il generale ha indicato la necessità di introdurre nuove tecnologie nell’Esercito, mettendo a punto equipaggiamenti ed armamenti adeguati a competere con le piattaforme elettroniche avanzate già presenti sul campo. Per finanziare questa modernizzazione è stato proposto l’istituzione di un fondo d’investimento con una durata minima di tre anni per limitare il sovraccarico sulla produzione e le imprese appartenenti al settore.

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La Difesa fuori dai vincoli di stabilità: Crosetto al vertice Nato di Bruxelles

Il Ministro della Difesa Crosetto ha partecipato al vertice Nato di Bruxelles, dove ha ribadito l’importanza del raggiungimento di un obiettivo di spesa militare del 2% del Prodotto Interno Lordo. L’Alleanza Atlantica, infatti, considera ormai questo come un punto di partenza, con numerosi Paesi che si impegnano a superarlo. Il ministro ha sottolineato la necessità dello scorporo delle spese della Difesa dai vincoli di bilancio per non intaccare risorse destinate agli interventi sociali. Crosetto ha ricordato che il tema del 2% verrà nuovamente posto al prossimo vertice di Vilnius e che l’Italia può correre il rischio di essere unico Paese non in grado di raggiungere o menzionare i tempi in cui raggiungerà tale obiettivo.

Aiad, Cossiga: la necessità di migliorare la rapidità di esecuzione dell’export.

Sostenere la Difesa significa anche accelerare le procedure dello Stato riguardo alle esportazioni del settore industriale, che rappresentano circa l’1% del Pil italiano e un valore complessivo di 40 miliardi di euro. Il 66% di queste esportazioni è destinato all’export e rappresenta il 13% del saldo commerciale italiano. In questo scenario, il Presidente dell’Aiad Cossiga ha affermato che la legge attuale sull’esportazione militare “non è abbastanza chiara e immediata” e che sarebbe necessario “migliorare la rapidità dell’esecuzione dell’export”.

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