Politica

“Un figlio gay? Accetterei con dispiacere”, nuova polemica sulle dichiarazioni di La Russa

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, torna a far parlare di sè. In un’intervista a tutto campo a “Belve”, il programma di Rai 2 condotto da Francesca Fagnani, la seconda carica dello Stato parla della possibilità di avere un figlio gay definendola “un dispiacere”. Spazio anche al caso Cospito e alle polemiche in Parlamento.

Un figlio gay? Accetterei con dispiacere la notizia. Perchè credo che una persona come me, eterosessuale, voglia che il figlio gli assomigli. Ma se succede, pazienza. Sarebbe come se fosse milanista“. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel corso della registrazione di “Belve”, il programma di Francesca Fagnani in onda nella serata di martedì, 21 febbraio, su Rai2. Le affermazioni della seconda carica dello Stato hanno suscitato polemiche sul web e in particolare sui social network.

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La Russa: “Il busto di Mussolini? Dato a mia sorella”

L’ex ministro torna anche sulla vicenda del busto di Benito Mussolini, che fino a qualche tempo fa teneva in casa. “lo vuole mia sorella. Ha detto che si è rotta le scatole di sentire parlare del busto. Dice, chi l’ha detto che papà l’ha lasciato a te? L’ha lasciato a noi. Quindi gliel’ho dato. Non ce l’ho più. Mio padre era coerente con la sua storia. Amava la libertà, perché aveva un passato sicuramente vicino al regime. Tutti dicono che assomiglio moltissimo a mio padre, ma in realtà – ha aggiunto La Russa – mi trovo in tanti aspetti in mia mamma”.

Su Delmastro sbagliato il terreno di discussione

Donzelli-Delmastro? “L’attenzione è stata spostata sulle loro dichiarazioni, non è stato utile. La discussione si doveva fare sulla visita del Pd in carcere. Eticamente non vedo alcun problema”, ha detto il presidente del Senato in riferimento al caso dell’anarchico Alfredo Cospito e alle dichiarazioni alla Camera del deputato Giovanni Donzelli, che ha riferito della visita che alcuni esponenti del Partito democratico avrebbero fatto al detenuto al 41 bis.

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