Esteri

Usa, diffusi documenti segreti su Ucraina e Nato: cosa sappiamo

Se confermata, si tratterebbe della più grave fuga di notizie d’intelligence nella storia statunitense degli ultimi decenni. Secondo i media Usa, documenti top secret del Pentagono sono finiti sui social network, in particolare su Twitter e Telegram: una piattaforma molto utilizzata in Russia. Facciamo il punto.

Documenti di guerra classificati che descrivono piani segreti degli Stati Uniti e della Nato per rafforzare l’esercito ucraino in vista di un’offensiva contro la Russia sono stati pubblicati questa settimana sui social network. Lo riporta il New York Times, che cita alti funzionari dell’amministrazione del presidente Joe Biden. Il Pentagono sta indagando per scoprire chi possa esserci dietro la diffusione dei documenti, apparsi su Twitter e su Telegram, piattaforma che ha oltre mezzo miliardo di utenti ed è ampiamente diffusa in Russia.

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Versioni diverse dei documenti

Secondo analisti militari – riferisce il New York Times – i documenti sembrano essere stati modificati in alcuni punti rispetto alla loro versione originale. Le stime statunitensi dei morti in guerra appaiono sopravvalutate, mentre quelle delle truppe russe cadute risultano sottostimate, circostanza che fa ipotizzare un tentativo di disinformazione orchestrato da Mosca. Le carte originali includono foto di grafici di consegne di armi previste, truppe, battaglioni e piani militari. La loro diffusione – secondo il Nyt – rappresenta un serio danno all’intelligence statunitense.

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Il dipartimento della Difesa indaga

Il Pentagono sta indagando sulla vicenda, riferisce la Cnn citando fonti del dipartimento. I funzionari statunitensi affermano che i documenti sono vere e proprie diapositive, parte di un più ampio programma di intelligence giornaliero prodotto dal Pentagono sulla guerra, ma sembra che i documenti siano stati modificati in alcuni punti. Il vice segretario stampa del Pentagono, Sabrina Singh, non ha voluto pronunciarsi sulla legittimità dei documenti, ma ha dichiarato in un comunicato che il dipartimento della Difesa e’ “al corrente delle segnalazioni dei post sui social media, e il Dipartimento sta esaminando la questione”. Anche il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha aperto un’inchiesta sulla presunta fuga di notizie.

Kiev: “È un’operazione russa”

Mykhailo Podolyak, consigliere del capo dell’Ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha dichiarato sul suo canale Telegram di credere che dietro la presunta fuga di notizie ci siano i russi. Podolyak ha affermato che i documenti diffusi non sono autentici, non hanno “nulla a che fare con i veri piani dell’Ucraina” e si basano su “una grande quantità di informazioni fittizie“.

L’emergere dei documenti, autentici o meno, ha aumentato l’attenzione su quando inizierà la prevista controffensiva ucraina e su cosa, eventualmente, una delle due parti sappia dei preparativi dell’altra.

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