Esteri

Israele: 35enne romano ucciso a Tel Aviv, feriti altri due italiani

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato che ci sono due cittadini italiani tra i feriti dell’attentato che nella serata di venerdì, 7 aprile, ha provocato la morte a Tel Aviv del 35enne romano Alessandro Parini. Uno dei due “potrebbe essere dimesso a breve”.

Un italiano ucciso, altri due feriti. È questo il bilancio dell’attentato di venerdì, 7 aprile, nel centro di Tel Aviv, in Israele. Lo ha confermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, precisando che uno dei due italiani feriti nell’attacco potrebbe essere dimesso nel giro di poche ore. Lo ha precisato in un intervento per Sky TG24.

Tajani: “Feriti in maniera lieve”

“I due italiani feriti per fortuna sono stati feriti in maniera non grave, uno potrebbe essere dimesso nel giro di poche ore“, ha detto Tajani aggiungendo che per l’altro ferito potrebbero servire alcuni giorni di degenza in ospedale. Per quanto riguarda invece Alessandro Parini, l’avvocato romano rimasto ucciso nell’attentato, il ministro ha precisato che la salma dovrebbe rientrare nei prossimi giorni.

“Stiamo seguendo attraverso l’Unità di crisi e l’ambasciata a Tel Aviv tutte le procedure necessarie”, ha detto Tajani. Parini e gli altri connazionali feriti facevano parte di due diversi gruppi e non erano insieme, secondo quanto precisato ancora dal ministro. L’Unità di crisi della Farnesina, ha aggiunto, è al lavoro e a disposizione per dare informazioni a tutte le famiglie di italiani che si trovano in Israele.

Cosa è successo

Secondo quanto emerso sinora, ad agire sarebbe stata una sola persona, un cittadino arabo di Israele che si è lanciato sulla folla a Tel Aviv con la propria auto e ha esploso dei colpi d’arma da fuoco. Il capo della polizia di Tel Aviv Amichai Eshed, citato da The Times of Israel, ha detto che il terrorista ha invaso una corsia ciclabile e investito una serie di persone. Ha poi aggiunto che l’area è stata chiusa e al momento non ci sono timori legati ad altri possibili attacchi in relazione a questo. Il movimento Jihad islamico ha affermato in un comunicato che l’attacco avvenuto a Tel Aviv è una “risposta naturale e legittima ai crimini dell’occupazione contro il popolo palestinese”.

Meloni: “Solidarietà a Israele”

In serata è stata diramata anche una nota di Giorgia Meloni. “La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime profondo cordoglio per la morte di un nostro connazionale, Alessandro Parini, nell’attentato terroristico avvenutoa Tel Aviv”, si legge. La presidente Meloni esprime vicinanza alla famiglia della vittima, ai feriti, e solidarietà allo Stato di Israele per il vile attentato che lo ha colpito. La Presidente del Consiglio e il governo sono in contatto con le autorità israeliane per seguire gli aggiornamenti”.

Il contesto

L’attacco in cui sono rimasti coinvolti cittadini italiani si inserisce in una nuova escalation di tensione fra Israele, i palestinesi e gli Stati arabi vicini. Nelle scorse ore, infatti, le  Forze di difesa israeliane (Idf) hanno sferrato attacchi aerei contro tre obiettivi del gruppo palestinese Hamas nel Libano meridionale e 10 nella Striscia di GazaAerei da combattimento israeliani hanno bombardato una galleria e quattro siti per la produzione di armi. Le milizie palestinesi hanno risposto lanciando da Gaza altri 44 razzi, che però sono stati tutti intercettati dai sistemi di difesa aerea israeliani.

La spirale di violenza è iniziata nella serata del 5 aprile, quando 350 palestinesi sono stati arrestati a seguito gli scontri avvenuti nella notte nella moschea al-Aqsa, a Gerusalemme, dopo che la polizia israeliana ha fatto irruzione nel luogo di culto. Le autorità israeliane hanno motivato il blitz sostenendo che i palestinesi avevano con se esplosivi, verosimilmente fuochi d’artificio, e altri oggetti atti a offendere.

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