Carabiniere infedele, la Corte dei conti lo condanna: dovrà risarcire il Ministero con oltre 84mila euro
(di Avv. Umberto Lanzo)
Un ex comandante dei carabinieri dovrà risarcire il Ministero della Difesa con oltre 84mila euro. La Corte dei conti delle Marche ha emesso una sentenza che riporta alla luce una grave vicenda di infedeltà alla divisa. Un ex maresciallo dei carabinieri di 61 anni, originario di Chieti, è stato condannato a rimborsare 84.120,74 euro al Ministero della Difesa per essersi appropriato di denaro sequestrato quando era in servizio come comandante della stazione di Fermignano, in provincia di Pesaro-Urbino.
Il Sequestro e l’Appropriazione Indebita
I fatti risalgono al 21 febbraio 2011, quando il sottufficiale, seguendo l’ordine dei magistrati di Urbino, procedette al sequestro di 55.700 euro a un cittadino. Pochi mesi dopo, il 26 maggio dello stesso anno, a seguito del provvedimento di dissequestro, il maresciallo compilò un verbale in cui “attestava falsamente” di aver restituito la somma al legittimo proprietario. Secondo quanto accertato dalla Corte dei conti, in realtà il militare “si è appropriato illegittimamente” dell’intera somma.
Le Denunce e il Processo Penale
Nonostante le “reiterate richieste di restituzione” da parte del proprietario del denaro, l’ex maresciallo non ha mai ottemperato al suo dovere. Questa situazione ha spinto la vittima a presentare una denuncia formale, che ha portato all’apertura di un’indagine nei confronti del comandante di stazione per i reati di “peculato” e “falsità ideologica compiuta dal pubblico ufficiale in atti pubblici”.
La Condanna Definitiva
Il procedimento giudiziario si è concluso nel 2016 quando il carabiniere teatino è stato condannato in via definitiva a due anni e un mese di reclusione. La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dall’imputato, confermando così le sentenze precedentemente emesse dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Urbino e dalla Corte d’appello di Ancona.
Il Difficile Recupero del Maltolto
Dopo la condanna definitiva, la vittima ha tentato in ogni modo di recuperare il denaro sottratto, ma tutte le iniziative intraprese nei confronti del militare “si sono rivelate sostanzialmente infruttuose”. Il proprietario del denaro è riuscito a ottenere dall’ex maresciallo solamente “una somma assai modesta” rispetto all’importo originario.
La Responsabilità del Ministero
Di fronte all’impossibilità di recuperare interamente la somma dal diretto responsabile, la vittima ha deciso di avviare un’azione risarcitoria contro il Ministero della Difesa, in quanto amministrazione di appartenenza del militare infedele. Nel 2023, il tribunale civile di Roma ha accolto la richiesta, condannando il dicastero a risarcire integralmente i danni subiti dalla vittima.
L’Entità del Risarcimento
La somma che il Ministero della Difesa dovrà corrispondere ammonta a 84.120,74 euro, un importo significativamente maggiore rispetto ai 55.700 euro originariamente sequestrati. Questo perché alla cifra iniziale si sono aggiunti nel tempo diversi “accessori, onorari e spese legali”, aumentando considerevolmente l’onere economico che ora ricade sulle casse dello Stato.
LEGGI ALTRE SENTENZE DELLA SEZIONE AVVOCATO MILITARE DI INFODIFESA

Cosa Aspetti? Al costo di meno di un caffè al mese potrai leggere le nostre notizie senza gli spazi pubblicitari ed accedere a contenuti premium riservati agli abbonati – CLICCA QUI PER ABBONARTI