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“Cresta” sui rimborsi, carabiniere dovrà risarcire 170mila euro

I giudici della Corte dei Conti hanno deciso che un carabiniere, in servizio alla sezione amministrativa del comando gruppo di Monreale, dovrà risarcire un ammontare di 171.000 euro all’Arma dei Carabinieri.

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Questo perché il carabiniere si sarebbe appropriato di tale cifra dal 2015 al 2018 tramite l’emissione di certificati di viaggio falsi intestati a colleghi ignari. Allo stesso tempo, il responsabile del servizio amministrativo del comando legione carabinieri Sicilia è stato assolto. Le indagini sono state condotte da colleghi del gruppo di Monreale e le somme sottratte sono state confermate. Il carabiniere avrebbe creato dei certificati di viaggio clonati o del tutto nuovi. La procura contabile diretta da Pino Zingale ha quindi portato alla luce un ammanco di circa 171 mila euro. Grazie alle verifiche svolte da alcuni colleghi e all’informatizzazione delle procedure è stato scoperto un sistema che sarebbe andato avanti ancora a lungo se non fosse stato scoperto. I giudici contabili hanno affermato che la condotta del carabiniere è stata accompagnata dall’elemento del dolo, dimostrando che la macchinazione si è sviluppata attraverso la falsificazione di documenti e firme, nonché l’abusivo riempimento di certificati di viaggio. Ciò lascia intendere che l’obiettivo era quello di appropriarsi degli anticipi di missione, causando un depauperamento delle finanze dello Stato.

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