Politica

Ue: Di Maio otterrà un nuovo incarico, indicato come inviato speciale nel Golfo

L’ex ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, è stato indicato come nuovo inviato speciale dell’Unione europea nel Golfo, incarico per il quale il suo nome aveva iniziato a circolare già nel 2022. La nomina, che non sarà ufficializzata in tempi brevi, suscita già numerose polemiche ed è il compimento di un lungo percorso documentato anche da upday nei mesi scorsi.

In una lettera inviata ai 27 Paesi dell’Unione europea, l’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, ha indicato il nome dell’ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio come “il candidato più adatto” per il ruolo di inviato Ue per il Golfo. Lo si apprende da fonti di Bruxelles, alla vigilia della riunione del Consiglio dei ministri degli Affari esteri prevista per domani, 24 aprile, in Lussemburgo.

Di Maio scelto per gli “ampi contatti” nella Regione

La missiva di Borrell motiva la decisione, arrivata dopo “un’attenta riflessione”, parlando degli “ampi contatti” di Di Maio “con i Paesi del Golfo” i quali gli permetteranno di impegnarsi con gli attori rilevanti al livello appropriato”. L’Alto rappresentante propone la nomina dell’ex titolare della Farnesina “per un periodo iniziale di 21 mesi, dal primo giugno 2023 fino al 28 febbraio del 2025″.

Ira della Lega: “Indicazione vergognosa”

La nomina di Di Maio, che difficilmente sarà ufficializzata già in occasione della ministeriale in Lussemburgo, non convince la Lega, ex partner di governo dell’allora leader pentastellato durante l’esecutivo gialloverde guidato da Giuseppe Conte. “Gli Italiani hanno votato: hanno scelto e continuano a scegliere il centrodestra, non sinistra o grillini. Quella di Bruxelles è una indicazione vergognosa, un insulto all’Italia e a migliaia di diplomatici in gamba”, affermano fonti del Carroccio.

Il percorso di Di Maio

La strada per ottenere un nuovo incarico è stata lunga per Di Maio. L’ex capo del Movimento 5 Stelle, dopo aver rotto con il partito creato da Beppe Grillo per aver sostenuto fino in fondo il governo di Mario Draghi, nel 2022 aveva dato vita al partito Impegno Civico, con il quale si è presentato alle elezioni politiche del 2022, senza però essere rieletto.

Il caso Emirati Arabi Uniti

Alla fine dello scorso anno erano iniziate a circolare con insistenza indiscrezioni sul fatto che Di Maio puntasse alla nomina Ue nel Golfo. Come riportato in esclusiva da upday, il 3 dicembre 2022 l’ex capo della diplomazia italiana ha incontrato a Roma una studiosa emiratina vicina allo sceicco Mohammed bin Zayed, presidente degli Emirati arabi uniti (Eau), proprio con l’obiettivo di favorire la sua nomina a inviato speciale dell’Unione europea nel Golfo. Di Maio era ancora considerato il responsabile dell’embargo sulla vendita di armi agli Emirati, deciso nel gennaio 2021 dopo mesi di pressioni dal Movimento 5 Stelle, e in generale colui che aveva avviato il gelo diplomatico fra Italia ed Eau maturato in quei mesi. Il divieto è definitivamente caduto solo qualche giorno fa, con il Consiglio dei ministri del 17 aprile.

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