Senza categoria

“SUI TRENI MILITARI PRONTI A SPARARE”.MACCHINISTA E CAPOTRENO AGGREDITI A COLPI DI MACHETE

Un macchinista e
un capotreno sono stati aggrediti a colpi di machete da
un gruppo di sudamericani, alla fermata di Villapizzone, alla
periferia nord di MilanoCarloDi Napoli, 32 anni,
ha rischiato di perdere un braccio a causa di un colpo ricevuto ed è ricoverato
all’ospedale Niguarda.

Il macchinista, che ha invece subito un trauma cranico,
è ricoverato al Fatebenefratelli. Fermate due persone che fanno parte di una
gang latina.
Otto
ore sotto i ferri per non perdere il braccio
 –
Il capotreno, sposato e con un figlio di quattro mesi, è stato sottoposto a un
delicato intervento chirurgico, durato otto ore, e ora la sua situazione è
migliorata: potrebbe recuperare l’uso dell’arto. “La lesione era molto
grave ma il braccio per il momento è salvo”, dicono fonti dell’ospedale di
Niguarda dove il capotreno è stato ricoverato. L’uomo ha riportato la
sub-amputazione del braccio sinistro e a intervenire per salvare l’arto sono
intervenuti numerosi chirurghi specialisti. “Si è cercato di preservare la
funzionalità dell’arto ma solo nei prossimi giorni si potrà sciogliere la
prognosi e verificare se tutto è andato bene”.

I fermati fanno parte di una gang di latinos – Le due persone
fermate dopo la brutale aggressione, e portate in questura per essere
identificate e interrogate, sono sospettate di appartenere a una gang di
latinos, secondo ambienti vicini alle indagini. I due presentavano anche alcune
macchie di sangue su alcuni indumenti, su cui ora verranno eseguito test
genetici. Uno dei due era già stato indagato in passato proprio per fatti
analoghi.

Aggredito per aver chiesto il biglietto – Il fatto è accaduto
giovedì sera su un treno del passante ferroviario proveniente dall’Expo.
All’aggressione avrebbe assistito una donna, che però è scappata subito dopo
per lo spavento. Secondo quanto ricostruito dalla Polfer, il capotreno avrebbe
chiesto i biglietti ai pochi passeggeri pronti a salire a bordo, compreso un
gruppetto di almeno tre (forse cinque) sudamericani. Questi si sarebbero rifiutati
di mostrare il titolo di viaggio e uno di loro ha estratto un machete da una
borsa colpendo al braccio il controllore. Un ferroviere libero dal servizio è
intervenuto in suo aiuto ma è stato colpito alla testa riportando un trauma
cranico. Gli investigatori stanno ora cercando possibili testimoni e intanto
stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza installate
lungo il passante ferroviario.

Assessore Regione: nelle stazioni militari – Dopo l’episodio,
l’assessore alla Mobilità della Regione Lombardia Alessandro Sorte (FI) chiede
che stazioni e treni vengano presidiati da forze dell’ordine e militari pronti
a sparare perché, ha detto, “il livello di insicurezza è troppo
alto”.

Colleghi in ospedale: “Ci ha sorriso” – “Di Napoli è
stato assunto nel 2006 – spiegano Alfredo Chiancone e Pietro Di Fiore,
rispettivamente responsabile condotta e responsabile scorta capotreno di
Trenord -. Lo abbiamo incontrato e le sue condizioni ci sono parse buone. Ha
sorriso e ha iniziato a muovere le dita. Certo, ci vorrà ancora tempo per il
recupero”. I due dipendenti Trenord parlano dalla sala d’aspetto
dell’ospedale Niguarda dove il capotreno è stato operato. Sono entrambi scossi.
“Sappiamo che questo lavoro è pericoloso perché si è a contatto con tante
persone di ogni tipo. Siamo abituati agli incidenti, a tanti tipi di problema,
ma questa cosa è terribile”.


Lascia un commento

error: ll Contenuto è protetto