Esteri

Russia, Putin: "Dispiegheremo armi nucleari tattiche in Bielorussia"

Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che verranno dispiegate armi nucleari tattiche in Bielorussia e che la mossa ha a che fare anche con le forniture di armi all’uranio impoverito promesse dal Regno Unito all’Ucraina. Il leader ha anche detto che Mosca costruirà altri carri armati cosicché il loro numero equivalga al triplo di quelli in dotazione di Kiev.

Vladimir Putin risponde alle nuove forniture di armi promesse a Kiev alzando i toni. In un’intervista sul canale televisivo Rossiya 24, il presidente russo ha detto che ha concordato con Minsk di collocare armi nucleari tattiche sul territorio della Bielorussia. “Non stiamo trasferendo le nostre armi nucleari tattiche, ma le schiereremo e addestreremo i militari, così come fanno gli Stati Uniti in Europa”, ha affermato.

Quello di Putin non è che l’ultimo accenno alle armi nucleari e alla possibilità che il conflitto degeneri. Negli ultimi giorni l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, ha accusato i Paesi occidentali di voler portare l’umanità “su una linea pericolosa, oltre la quale si profila sempre più chiaramente l’Armageddon nucleare”.

Le ragioni di Putin

Il presidente russo ha detto che dietro il dispiegamento delle armi ci sono due ragioni. La prima ha a che fare con la fornitura di munizioni perforanti contenenti uranio impoverito che il Regno Unito ha promesso all’Ucraina. “Sono armi molto pericolose per l’uomo e la natura a causa della polvere radioattiva”, ha affermato Putin, aggiungendo che anche il suo Paese le possiede ma finora ha deciso di non utilizzarle. Il secondo motivo è che la Bielorussia aveva avanzato questa precisa istanza. “Gli Stati Uniti hanno distribuito da tempo le loro armi nucleari tattiche in alcuni Paesi, quindi la richiesta della Bielorussia non è insolita”, ha aggiunto Putin.

Putin sostiene che la mossa non viola gli accordi di non proliferazione nucleare e ha annunciato che il primo luglio sarà completata la costruzione di uno speciale deposito per queste armi. Nello specifico, il leader russo ha rivelato che in Bielorussia saranno operativi 10 aerei, in grado di trasportare armi nucleari tattiche, e che Mosca ha già consegnato a Minsk il sistema missilistico Iskander. Ha poi aggiunto che dal 3 aprile inizieranno gli addestramenti degli equipaggi.

Com’è andato l’incontro con Xi

Poi è arrivato l’annuncio che la Russia produrrà oltre 1.600 carri armati entro un anno. Un numero che, come ha sottolineato lo stesso presidente, “supererà di oltre tre volte quello dei mezzi a disposizione degli ucraini”.

Durante l’intervista, Vladimir Putin ha fatto sapere di essersi confrontato con l’omologo cinese Xi Jinping sul piano di pace presentato da Pechino. “Abbiamo parlato della situazione internazionale e il presidente cinese ha prestato molta attenzione a rivelare i principi positivi del piano cinese per una soluzione pacifica della situazione in Ucraina”, ha affermato, aggiungendo che dopo un pranzo di lavoro i due si sono spostati in un’altra stanza e “seduti accanto al caminetto e bevendo il tè”, hanno parlato “di tutto lentamente”.

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