Polizia

Poliziotto svuota il portafogli smarrito consegnato in questura e si intasca i soldi: condannato

Un tassista ritrova il portafoglio di un noto brand di lusso con dentro 250 euro che un cliente ha perso nella vettura e onestamente lo riconsegna in questura a Milano. Il poliziotto, che lo riceve, all’epoca dei fatti 26enne, nel verbale, cambia la marca del portafoglio di un valore nettamente più basso e scrive che il contenuto in denaro è di appena 10 euro. Ma qualcuno dei colleghi poliziotti deve aver avuto più di qualche dubbio sul suo conto, perché sono state avviate indagini interne che hanno portato a gravi conseguenze disciplinari nei confronti dell’agente, scrive Il Giorno.

Poliziotto condannato

Il poliziotto, secondo la ricostruzione investigativa, poi confermata con la condanna nei 3 gradi di giudizio, ha prelevato i soldi dal portafoglio ritrovato, sostituendo lo stesso e poi alterando il documento di denuncia. Il poliziotto infedele è stato condannato a 2 anni, con sospensione condizionale della pena, per i reati di peculato, falsità ideologica e materiale (in concorso con un altro agente) e depistaggio.

Elementi di colpevolezza

I supremi giudici di Cassazione hanno preso in considerazione diversi elementi indiziari per emettere la condanna, ora definitiva e dimostrare così la colpevolezza dell’agente di polizia: anzitutto l’analisi dei filmati delle telecamere di sicurezza in cui si vede il momento in cui il tassista riconsegna il portafogli e l’agente, entrato nel gabbiotto del corpo di guardia, ne esce dopo meno di un minuto, senza l’oggetto ricevuto. La difesa del poliziotto infedele ha portato avanti la tesi che quei fotogrammi non potessero escludere il fatto che non fossero stati altri agenti ad aver effettuato lo scambio.

Procedimento disciplinare

Il poliziotto, già sospeso dal servizio in via cautelare dal questore, ora dovrà affrontare la sanzione disciplinare che prevede fino alla destituzione.

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