Esteri

Lo scandalo dei “segreti su Signal”: quando la Casa Bianca svela i piani di guerra in una chat per errore

L’amministrazione statunitense guidata da Donald Trump si trova di fronte a un imbarazzante scandalo dopo la diffusione da parte del segretario alla Difesa, Pete Hegseth, di informazioni riservate su un imminente attacco in Yemen all’interno di una chat di Signal in cui era stato invitato per errore il giornalista del magazine The Atlantic, Jeffrey Goldberg.

Diversi esponenti del partito Democratico hanno chiesto che vengano presi provvedimenti immediati, soprattutto dopo che la Casa Bianca ha confermato quanto accaduto, sottolineando, secondo quanto riporta AFP, di essere al lavoro per comprendere in che modo il giornalista sia stato “involontariamente” aggiunto alla chat dell’app opensource di messaggistica criptata. Tuttavia, lo scandalo riguarda anzitutto l’utilizzo da parte di esponenti dell’amministrazione Trump di una normale chat di messaggistica criptata.

La domanda è stata posta anche allo stesso Trump, che alla domanda sull’utilizzo di Signal da parte dei membri del suo gabinetto per discutere di piani militari, ha risposto: “Non ne so nulla”. In seguito, anche la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha dichiarato: “Il presidente Trump continua ad avere la massima fiducia nel suo team per la sicurezza nazionale, incluso il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz”, che apparentemente avrebbe aggiunto Goldberg alla chat.

Nel frattempo, Hegseth ha negato ai giornalisti di aver condiviso i piani di guerra. “Nessuno mandava messaggi con i piani di guerra, e questo è tutto ciò che ho da dire al riguardo”, ha detto Hegseth ai giornalisti, lanciando accuse contro Goldberg e definendolo “un sedicente giornalista screditato”.

Di cosa si parlava nella chat?

Come riferito da Goldberg nel suo lungo pubblicato sul The Atlantic, il contenuto della chat riguardava i piani di bombardamento delle postazioni dei ribelli sciiti yemeniti del gruppo Ansar Allah (meglio noti come Houthi).

Poco dopo l’inizio della guerra di Israele a Gaza, in seguito agli attacchi terroristici guidati da Hamas in Israele il 7 ottobre 2023, gli Houthi hanno iniziato a lanciare missili contro Israele e le rotte di navigazione internazionali nel Mar Rosso. Il gruppo sostenuto dall’Iran ha affermato che si trattava di un tentativo di supportare Hamas e i palestinesi. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ordinato diversi attacchi contro gli Houthi, ma non è riuscito in gran parte a ripristinare la stabilità nella regione.

Le missioni sono state svolte con il sostegno militare di Paesi europei, che hanno nell’area l’operazione Aspides, e dal Regno Unito. Durante il cessate il fuoco tra Israele e Hamas all’inizio di quest’anno, gli Houthi ha sospeso i suoi attacchi, per poi riprenderli dopo la ripresa delle operazioni di Israele nella Striscia di Gaza all’inizio della scorsa settimana.

Il raid ordinato dall’amministrazione Trump è avvenuto il 15 marzo nel primo pomeriggio (ora della costa orientale degli Stati Uniti), ma Goldberg ne sarebbe venuto a conoscenza diverse ore prima a causa del suo accidentale invito nella chat di Signal da parte di Mike Waltz, il consigliere per la sicurezza nazionale di Trump. Secondo quanto riporta il giornalista di The Atlantic, nella chat erano presenti almeno 18 funzionari governativi, tra cui il Segretario di Stato Marco Rubio, il Vicepresidente JD Vance e Hegseth.

“Non ho mai visto una violazione del genere”, ha scritto Goldberg. Alla fine ha informato la Casa Bianca della violazione della sicurezza e si è rimosso dalla chat che sarebbe stata attivata il 14 marzo. Oltre ai piani di guerra diffusi in anticipo, Goldberg ha fatto riferimento anche ad una discussione innescata da un account JD, probabilmente il vicepresidente JD Vance.

“Penso che stiamo commettendo un errore,” ha risposto l’utente “JD”, in merito ai piani di attaccare gli Houthi, osservando che solamente “il 3% del commercio statunitense passa per Suez”, il canale bloccato dal fuoco degli Houthi, mentre “il 40% del commercio europeo ci passa”. L’utente ha poi continuato: “Non sono sicuro che il presidente sia consapevole di quanto questa mossa sia incoerente con il suo messaggio attuale sull’Europa. C’è anche il rischio di un aumento moderato o grave del prezzo del petrolio.” In sintesi, “c’è un forte argomento per rimandare di un mese, preparare la comunicazione su perché questa operazione è importante, valutare lo stato dell’economia, ecc.”

Questo invito a prendere tempo — aspettando notizie economiche che potrebbero non arrivare mai — è stato riecheggiato da Joe Kent, noto isolazionista che la Direttrice dell’Intelligence Nazionale Tulsi Gabbard aveva indicato nella chat come suo referente.

In risposta, l’utente segnalato come il segretario alla Difesa Pete Hegseth ha evidenziato i rischi dell’attesa, sottolineando il ruolo dell’Iran e sostenendo, la necessità dell’operazione. “La vedo in due modi,” ha scritto: “1) Ripristinare la libertà di navigazione, un interesse nazionale fondamentale; e 2) Ristabilire la deterrenza, che Biden ha distrutto”.

Ad aggiungere argomenti alla validità dell’operazione è stato poi Waltz, il quale ha spiegato nella chat i danni al commercio globale e i limiti delle marine europee, sottolineando che dovranno essere gli Stati Uniti a riaprire queste rotte marittime. Infine, Vance avrebbe ceduto, affermando: “Odio solo dover salvare di nuovo l’Europa”. Da questa affermazione ne è poi seguita una risposta dello stesso Hegseth, che ha definito “parassiti” gli europei.

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I democratici chiedono provvedimenti immediati

Il caso si è abbattuto sui funzionari dell’amministrazione Trump, con i democratici che hanno chiesto con urgenza provvedimenti per quella che è definita una violazione della sicurezza nazionale e, soprattutto, una leggerezza pericolosa da parte del cerchio di personaggi che gravita intorno a Trump.

Il principale esponente democratico della Camera, Hakeem Jeffries, ha affermato che il Congresso dovrebbe indagare per capire cosa è successo e impedire che “questo tipo di violazione della sicurezza nazionale si ripeta”.

“Se i repubblicani della Camera non terranno un’udienza immediatamente su come è successo, lo farò io stesso”, ha scritto sui social media Pat Ryan, un democratico che fa parte della Commissione per i servizi armati.

“Ho prestato servizio due volte in Iraq come ufficiale dei servizi segreti dell’esercito. Se avessi fatto quello che ha fatto il segretario alla Difesa, sarei in prigione. Ora tutti gli occhi dovrebbero essere puntati su direttore dell’FBI” ha affermato Ryan in un post su X. “A parte la pura corruzione, non mi viene in mente una sola ragione per cui non dovrebbe avviare un’indagine il prima possibile”, ha aggiunto.

La senatrice Elizabeth Warren ha definito quanto accaduto “palesemente illegale e oltremodo pericoloso”.

“Quali altre conversazioni altamente sensibili sulla sicurezza nazionale stanno avvenendo nella chat di gruppo? Ci sono altre persone casuali aggiunte accidentalmente?”, ha affermato secondo quanto riportano i media statunitensi.

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