Editoriale

Coronavirus, c’è il primo morto in Italia: è uno dei due contagiati in Veneto

Un uomo di 77 anni è morto a causa del Coronavirus. E’ la prima vittima che si registra in Italia. Si tratta di uno dei due infetti ricoverati all’ospedale Schiavonia di Monselice, in provincia di Padova, e non nell’ospedale del capoluogo euganeo, come riferito in un primo tempo. I due anziani, residenti in provincia, arrivavano precisamente da Vo’ Euganeo.

La conferma è arrivata dal governatore della Regione, Luca Zaia che ha aggiunto: “Non c’è stato neppure il tempo per poterlo trasferire”. La vittima si chiama Adriano Trevisan ed era il padre dell’ex sindaco di Vo’, comune che è stato del tutto isolato per evitare il rischio di nuove infezioni.

Sempre Zaia aveva sottolineato nel pomeriggio che i due casi positivi al nuovo virus “hanno avuto contatti in loco, non sono andate in Cina, non sono il classico ‘caso sospetto’. Uno è del ’42 e uno del ’53. Uno è in condizioni critiche in terapia intensiva e ha sviluppato una malattia importante alle vie aeree ed era curato per una normale influenza”. La vittima e il suo concittadino di 68 anni erano risultati positivi a due serie consecutive di test anticoronavirus a cui erano stati sottoposti. Un terzo test – cui entrambi sono stati sottoposti per sicurezza –  è in attesa di conferma. I campioni sono stati infatti immediatamente inviati all’Istituto Spallanzani di Roma, referente nazionale, per la conferma definitiva.

L’allerta è dunque alta ed è in corso la mappatura di tutti gli spostamenti e i contatti avuti dai due contagiati. Intanto, proprio a Vo’ saranno sottoposte nelle prossime ore a tampone 4200 persone tra cittadini e personale sanitario. Solo oggi in Italia sono stati confermati 17 casi di contagio tra Lombardia e Veneto.

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