Sindacati Militari

Circolare trasferimenti Esercito 2025: le proposte per miglioramenti avanzate da ASPMI

L’Associazione Sindacale Professionale Militare (ASPMI) ha espresso soddisfazione per le modifiche introdotte dallo Stato Maggiore dell’Esercito nella nuova circolare sui trasferimenti a istanza di parte per l’anno 2025. L’Associazione, in un comunicato ufficiale, ha dichiarato di apprezzare in particolare “il ripristino della procedura di avvicendamento reciproco, la revisione delle decurtazioni di punteggio per assenze dovute a infermità, malattia o sanzioni di stato, e l’adeguamento dei vincoli di impiego in relazione agli EDRC di appartenenza“.

Soddisfazione e riconoscimento per l’ascolto delle istanze

Inoltre, ASPMI ha sottolineato come questi cambiamenti rappresentino “un chiaro segnale dell’attenzione verso il personale e della volontà di recepire le istanze provenienti dalle Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari”. La soddisfazione è legata anche al fatto che “alcune delle nostre proposte siano state accolte”, dimostrando che “il lavoro delle Associazioni, se svolto con competenza e spirito costruttivo, possa incidere positivamente anche su ambiti delicati come questo”.

Proposte per ulteriori miglioramenti

Tuttavia, ASPMI ha dichiarato che non si fermerà qui, precisando che “nonostante le modifiche apportate siano state significative, riteniamo che vi siano ancora margini di miglioramento”. Per questo motivo, l’Associazione ha inviato allo Stato Maggiore “un documento dettagliato con alcune proposte integrative, nella speranza di avviare al più presto un confronto costruttivo”. L’obiettivo, secondo l’ASPMI, è quello di “contribuire a una procedura sempre più equa, trasparente e aderente alle reali esigenze del personale”.

Le problematiche legate ai trasferimenti e le soluzioni proposte da ASPMI

In merito alle attuali normative sui trasferimenti, ASPMI ha evidenziato alcune problematiche: “Attualmente, non possono presentare istanza di trasferimento gli Ufficiali, Sottufficiali e Graduati che non abbiano maturato tre anni di permanenza effettiva nella sede di prima assegnazione o due anni dall’ultimo trasferimento“. Secondo l’Associazione, questa regola penalizza “il personale temporaneamente assegnato in forza a un ente, in base a normative speciali, prima del completamento del periodo minimo di permanenza previsto”. ASPMI propone, quindi, di “computare anche i periodi di temporanea assegnazione ai fini del calcolo del requisito di permanenza“.

Inoltre, “la normativa attuale impedisce la presentazione dell’istanza di trasferimento per ulteriori due anni anche dopo l’assegnazione del nuovo incarico” per il personale che ha ricevuto un giudizio medico-legale di non idoneità parziale. ASPMI suggerisce, a tal proposito, che “la presentazione della domanda possa essere consentita già nell’anno in cui viene formalizzato il nuovo impiego”.

Modifiche al limite di età e al calcolo del punteggio

Un altro punto critico riguarda l’innalzamento del limite di età per alcune posizioni, che l’ASPMI considera penalizzante per il personale impiegato in reparti con incarichi specifici. “Riteniamo opportuno ripristinare il limite anagrafico precedente, fissato a 40 anni, come previsto nella procedura del 2024“.

Per quanto riguarda il calcolo delle prove di efficienza operativa (PEFO), l’ASPMI ha chiesto una revisione, sottolineando che l’attuale sistema penalizza il personale che “non è stato sottoposto a prove di efficienza operativa” e proponendo una decurtazione del punteggio “nei casi in cui le prove non siano state sostenute o superate“.

Equità nelle sanzioni di Stato e adeguamenti nei punteggi

Un’altra proposta riguarda la decurtazione del punteggio in caso di sanzioni di stato. ASPMI evidenzia che, “ai sensi dell’articolo 179 del Codice Penale, i soggetti riabilitati riacquistano le facoltà giuridiche perse con la condanna”, e per questo motivo propone che “la decurtazione venga azzerata trascorsi cinque anni dalla sanzione, in un’ottica di equità e piena reintegrazione”.

Punteggio incrementale e disagi nelle sedi di servizio

Un altro nodo riguarda la modalità di calcolo del punteggio incrementale in base alla distanza chilometrica, che secondo ASPMI “non tiene conto della qualità dei collegamenti o delle difficoltà oggettive legate a determinate sedi di servizio”. Per questo, l’Associazione suggerisce l’introduzione di un “punteggio incrementale per ogni anno di servizio prestato in sedi definite ‘disagiate'”.

Una proposta per il futuro: maggiore flessibilità nella ricerca di personale

Infine, l’ASPMI ha proposto allo Stato Maggiore di “rendere continuativa, durante tutto l’anno solare, la ricerca di personale presso i Reparti“, superando così l’attuale modello che concentra le ricerche in un’unica circolare annuale. Questo cambiamento, secondo l’Associazione, “potrebbe offrire maggiore flessibilità, rispondendo in modo più tempestivo alle necessità del personale e delle strutture operative”.

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