Difesa

Alpini, pace e possibile ritorno della leva obbligatoria “con un progetto alternativo”: Crosetto alla 96ª Adunata di Biella

BIELLA – “Gli alpini sono stati e restano portatori di pace, apprezzati ovunque per il loro rispetto e il loro operato”. Con queste parole il ministro della Difesa Guido Crosetto ha reso omaggio ai militari italiani intervenuti nelle missioni internazionali durante la 96ª Adunata Nazionale degli Alpini in corso a Biella. Un’occasione non solo celebrativa, ma anche di riflessione sull’identità e il ruolo delle Forze Armate italiane nel mondo contemporaneo.

Un impegno costante, dalla guerra alla pace

Crosetto ha ricordato le numerose missioni che hanno visto protagonisti gli alpini e l’intero esercito italiano: “Da Gaza al Libano, dall’Afghanistan al Kosovo”, luoghi dove la presenza italiana è stata sinonimo di stabilizzazione, ricostruzione e supporto alle popolazioni. In un contesto geopolitico instabile, l’Italia si distingue per un approccio militare improntato al rispetto e alla collaborazione, qualità che hanno reso i suoi soldati benvoluti e stimati a livello internazionale.

ANA e Protezione Civile: volontariato che non va in pensione

Il ministro ha dedicato parole di grande stima anche all’ANA – Associazione Nazionale Alpini, sottolineando il suo impegno costante in caso di emergenze naturali: “L’ANA è la prima ad arrivare nei momenti di crisi”. Un’anima operativa che supera il tempo del servizio militare, incarnando lo spirito di solidarietà e intervento che resta vivo anche dopo il congedo.

Polemiche e responsabilità: “Non rovinino la festa”

Non è mancato un commento alle polemiche sorte dopo la diffusione di un video in cui un gruppo di alpini canta “Faccetta nera”. Crosetto ha risposto con fermezza, ribadendo l’apoliticità delle Forze Armate e dell’ANA: “Non vogliamo che quattro o cinque perditempo rovinino una festa con centinaia di migliaia di persone per bene”. Un chiaro richiamo alla responsabilità individuale, per preservare il significato autentico dell’adunata.

Giovani e leva: si studia una nuova formula

In risposta a una domanda sulla leva obbligatoria, il ministro ha spiegato che è in fase di studio una proposta alternativa. “Stiamo valutando con lo Stato Maggiore della Difesa e l’ANA la possibilità di un’esperienza formativa per i giovani, senza necessariamente entrare nelle forze armate”. Una formula che potrebbe coniugare educazione civica, impegno sociale e preparazione alla difesa.

“La speranza c’è sempre”

Crosetto ha concluso con una nota di ottimismo, confermando l’impegno del governo per una difesa moderna e partecipata: “La speranza c’è sempre”. Un messaggio che, tra passato glorioso e nuove sfide, vuole mantenere saldo il legame tra esercito, società civile e giovani generazioni.

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