Sindacati Militari

Veneto, la denuncia di UNARMA: in Polizia si ricevono i cittadini ancora su prenotazione, I carabinieri accolgono tutti con disponibilità

In Veneto, la Segreteria Regionale di UNARMA ha ricevuto numerose segnalazioni riguardanti alcune Stazioni Carabinieri del territorio veneziano e di altre province. Sembra – secondo UNARMA – che molti dei Carabinieri, impiegati di servizio come “Militare di servizio alla caserma” o “ricezione di denunce”, abbiano notato un alto numero di persone che presentano denunce di qualsiasi tipo. Anche se ciò potrebbe sembrare normale in alcuni periodi dell’anno, parrebbe che questi denuncianti siano stati respinti dai vicini Commissariati.

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Pare infatti – sottolinea UNARMA – che per presentare le istanze nei già menzionati uffici di PS, il cittadino debba prenotarsi e prendere un appuntamento, procedura che è stata introdotta durante il periodo di Emergenza Covid-19 e mai tolta da allora Quindi, “il cittadino trovandosi di fronte alla richiesta di una sorta di prenotazione nel presentare nell’immediatezza una qualsiasi tipo di denuncia, che sia di furto o di smarrimento, si trova costretto ad andarsene e a recarsi presso la vicina Stazione Carabinieri, dove con estrema professionalità, i Carabinieri in servizio, accolgono le richieste del cittadino bisognoso, questo nonostante la grande mole di lavoro che si trovano ad affrontare giornalmente, non solo per l’intasamento dovuto al numero di persone che si presentano presso gli uffici, ma anche per il lavoro di indagine che poi ne dovrebbe conseguire.”

“Il Militare di Servizio alla Caserma  – prosegue UNARMA – sarebbe costretto a ricevere le denunce, comportando così un’interruzione delle mansioni a cui sarebbe demandato, come rispondere al telefono per smistarle eventualmente negli Uffici richiesti, ricevere e indirizzare gli utenti, gestire eventualmente l’ingresso carraio se facente parte in ambito Compagnia, far firmare le persone sottoposte a obblighi, oltre a dover adempiere alle consegne a lui assegnate.”

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“Tale situazione – secondo la segreteria del Veneto di UNARMA – oltre a creare uno squilibrio dei carichi di lavoro tra Commissariato di PS e Stazione Carabinieri, provocherebbe in diffuso malcontento nei militari che non trovano spiegazione sul perché debbano sopperire loro a questa negligenza mostrata da un altro ufficio di polizia, che potrebbe avere risvolti anche di natura penale; come se non bastasse -prosegue UNARMA – ad acuire il malessere nei Militari dell’Arma da questi accadimenti vi sarebbe anche il senso di abbandono percepito nei confronti dei propri superiori, i quali sebbene siano stati interpellati per rappresentare la problematica, non avrebbero intrapreso alcuna azione.

Nel comunicato di UNARMA la segreteria regionale del Veneto sottolinea “che non intende aprire uno scontro diretto con altre forze di Polizia, ma ritiene di dover sensibilizzare queste ultime nell’essere più collaborative con i Comandi Arma presenti nello stesso territorio e che, anche l’Arma quotidianamente è presa con una sempre più diffusa e persistente mancanza di personale.” UNARMA chiede, quindi, di “interpellare il Ministero dell’Interno affinché siano attuate idonee misure per risolvere la problematica” e “qualora non si giunga ad una risoluzione definitiva e duratura della problematica, porrà in essere una stretta vigilanza della problematica con i propri iscritti, al fine di acquisire la documentazione comprovante tale condotta attuata dagli Uffici di P.S. per segnalarla agli organi competenti.”

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