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Triplicato lo stipendio al presidente dell’Inps, ora 150mila più arretrati

Prima guadagnava 62mila euro l’anno, ora la sua busta paga è lievitata, anzi, più che raddoppiata, per arrivare a circa 150.000. Un aumento considerevole ma tutto a norma di legge, visto che tale incremento fa parte di un decreto interministeriale regolarmente firmato dal ministro del lavoro Nunzia Catalfo e dal responsabile dell’economia, Roberto Gualtieri.

La polemica – Un aumento però che non manca di far discutere – dicono in molti – considerando che Pasquale Tridico, calabrese di Cosenza e noto economista italiano, è stato uno degli ideatori del reddito di cittadinanza, il sussidio per i più bisognosi voluto dal Movimento Cinque Stelle e oggi nell’occhio del ciclone per i tanti casi dei cosiddetti “furbetti”, che lo avrebbero percepito irregolarmente. 

In tempo di Covid – Il documento che ha sancito il grosso balzo in avanti della retribuzione del presidente dell’Inps, è datato, 7 agosto. E a  determinare l’importo da aggiungere alla busta paga di Tridico – secondo il quotidiano La Repubblica – sarebbe stato proprio il Consiglio di amministrazione dell’INPS, in una seduta specifica per ridiscutere la questione stipendi, in piena emergenza Covid. Poi l’ammontare di quei 150mila euro, è stato trasmesso d’ufficio ai ministri competenti.

Le cifre (e gli arretrati) – A conti fatti, adesso Pasquale Tridico incassa la metà in più dei circa 100mila euro del suo predecessore Tito Boeri. Ma c’è anche un altro aspetto che alimenta la polemica: la questione degli arretrati. Sempre ai sensi del decreto ministeriale il nuovo stipendio di Tridico è retroattivo, cioè con decorrenza alla data della sua nomina a capo dell’Inps, a far data da marzo 2019. In pratica al presidente spetterebbero altri 100mila euro circa, oltre ai 12.500 di stipendio mensile. Un aspetto che potrebbe aver contribuito a spingere i sindaci dell’Inps a chiedere ulteriori accertamenti, sia sul maxi-aumento, sia sugli arretrati.

Reazioni politiche – Insomma, una bufera che sta spazzando l’Istituto nazionale di previdenza e che ha già provocato reazioni politiche. Tra i primi a passare all’attacco, il leader della Lega Matteo Salvini: “Invece di aumentarsi lo stipendio – ha detto il numero uno di Via Bellerio – Tridico paghi la cassa integrazione alle centinaia di migliaia di lavoratori che la aspettano da mesi, poi chieda scusa e si dimetta”. (Tgcom24)

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