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RENZI DELEGITTIMA I SINDACATI DI POLIZIA: SIETE “SPECIFICI” NON AVETE BISOGNO DI CONCERTAZIONE

(di Guido Lanzo) – Si può capire la rabbia di chi
legge giustamente nelle parole di Renzi la delegittimazione di ogni difesa
organizzata degli interessi degli uomini in uniforme.

Piaccia o non piaccia, la
concertazione non è più tra le
opzioni possibili della politica renziana, almeno per i poliziotti. L’idea è
che non c’è più niente da concertare perché oggi le sacre leggi del sacrificio
impongono comportamenti non contrattabili. 
E’ l’amara considerazione suscitata dalla lettura della bozza della legge di stabilità.  E’ la conferma che il Presidente del
Consiglio, da buon democratico,  non ha
gradito le contestazioni e pertanto preferisce soffocare il dissenso con alcune
norme che riducono la rappresentatività dei sindacati di polizia. Infatti all’articolo 21 della bozza della legge di stabilità, il comma 15 esordisce con la solita
carota ritrita della “specificità”: “Al
fine di corrispondere alle contingenti esigenze di razionalizzazione delle
risorse disponibili e di quelle connesse all’espletamento dei compiti
istituzionali delle forze di polizia, in relazione
alla specificità ad esse riconosciuta”
, per poi arrivare all’ultimo periodo
dello stesso comma in cui  nel nome della
specificità sopra richiamata arriva il bastone: “L’impiego del personale con orari e turni di servizio è disposto in deroga a quelli previsti dagli
accordi in vigore è disposto solo con informazione alle organizzazioni sindacali

firmatarie dell’Accordo nazionale quadro”
.
Renzi si prende, dunque, la sua
rivincita e, dopo le minacce di “sciopero” da parte della forze di polizia,
decide di restituire ai sindacati il benservito. Con l’entrata in vigore della
legge di stabilità, a decidere gli orari di lavoro dei poliziotti non sarà più
la concertazione – a livello territoriale – tra questori e organizzazioni
sindacali, ma a quest’ultimi verrà data solo un ‘”informazione”.
La strada dell’informazione proposta
da Renzi in luogo della concertazione è la morte del sindacato, porta con sè la
sua delegittimazione fra i lavoratori, il calo di partecipazione, la sfiducia
nelle consultazioni.
Ad onor del vero già i
sindacati di polizia, come tutte le organizzazioni sindacali, vivevano un
momento di crisi, di mancanza di rappresentatività, di disillusione degli
iscritti, di un deficit di iscrizioni. Questa norma è il colpo di grazia per
una compagine già in forte declino e che deve fronteggiarsi con il tesseramento
2015.

Insomma se non fosse per il
nome del Partito che l’ha proposta, stenterei a ritenerla una riforma “democratica”.

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