Difesa

Operazione eVA Ungheria: conclusa l’esercitazione Brave Warrior. Il Battle Group NATO raggiunge la Full Operational Capability (FOC)

Si è conclusa la seconda e ultima fase dell’esercitazione internazionale “Brave Warrior 1-23” che ha visto protagonista il personale del contingente italiano impegnato in Ungheria nell’Operazione eVA – enhanced Vigilance Activity.

Circa 260 alpini della Brigata “Julia” hanno condotto una serie di addestramenti e due esercitazioni dall’elevata complessità, della durata di oltre 72 ore ciascuna, lavorando in stretto coordinamento con gli altri contingenti presenti in teatro.

L’esercitazione, iniziata a metà maggio, ha visto schierati complessivaemente nella Training Center Area di Veszprém-Varpalota oltre 1200 militari e più di 300 mezzi appartenenti ai 4 contingenti che compongono il Battle Group della NATO.

L’intero Battle Group posizionato su una linea di fuoco di oltre 3 km, ha visto schierate:

– unità di cavalleria americana

– unità di fanteria meccanizzata, esploranti e artiglierie ungheresi

– la Militar Police croata

– la totalità del contingente italiano.

 Quest’ultimo, in un contesto “Combined Arms”, ha impiegato due plotoni di fanteria leggera su VTLM “Lince” e BV 206S7, un plotone mortai pesanti da 120 mm, un team TACP, un team controcarri e un team di tiratori scelti dell’8° reggimento alpini, un plotone esplorante su blindo “Centauro” del Piemonte Cavalleria (2°), una batteria di FH70 del 3° reggimento Artiglieria da Montagna e un assetto genio su VTMM “Orso” del 2° reggimento genio Guastatori.

Un’attenta pianificazione logistico-operativa tra tutte le unità sul terreno, gli addestramenti orientati all’integrazione multiarma e alla cooperazione tra i diversi contingenti, uniti a un’elevata professionalità, hanno garantito lo sviluppo integrato di un’azione di fuoco ad alta intensità, che ha visto alternarsi ogni specialità garantendo un’efficace difesa delle postazioni e la massima sicurezza negli spostamenti sul terreno.

La conclusione della “Brave Warrior” rappresenta per il Battle Group NATO il raggiungimento della Full Operational Capability (FOC). Le attività per il contingente italiano proseguiranno nei prossimi mesi con ulteriori addestramenti mirati allo sviluppo di attività tattiche offensive.

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