Polizia

Napoli, Poliziotti abbandonati dall’Asl. Agente richiede tampone, da 13 giorni senza risposta

“Sono ormai in aumento i casi di contagio da COVID-19 – dichiara il Segretario Generale della UPL Napoli Roberto Massimo – vista  la forte esposizione degli uomini e delle donne della Polizia di Stato, attesa anche la peculiarità di lavoro e gli scenari di forte imprevedibilità che stanno attanagliando la nostra società. Nel manifestare la massima vicinanza e solidarietà a quanti stanno vivendo momenti di sofferenza per combattere un nemico invisibile così bellicoso ed ingannatore – continua il numero uno della U.P.L. Sicurezza Napoli – chiedo che  non vengano abbandonati i lavoratori disposti in quarantena a qualsiasi titolo.

E’ il caso di un poliziotto in forza al R.P.C.C (Reparto Prevenzione Crimine Campania) che dal giorno 22 Marzo, dichiarandosi malato con sintomi, dopo aver prestato servizio in auto con un collega risultato positivo al virus ed aver attivato la procedura presso il proprio ufficio, notiziato il medico curante, ad oggi, con temperatura corporea ancora a 38°, non ha effettuato il tampone previsto a carico della struttura sanitaria di competenza. E’ in forte valutazione, da parte del sintomatico paziente, la possibilità di dare mandato all’avvocato per eventuale denuncia presso la Procura della Repubblica, per danni imprevedibili alla sua persona, nonché alla sua famiglia composta anche da due minori”, conclude il Segretario Massimo.

“Chiedo di attuare una seria valutazione per evitare maggiori conseguenze per il lavoratore e di scongiurare il rischio che il virus si diffonda maggiormente tra gli agenti che insieme ai medici ed agli operatori sanitari garantiscono in questo particolare momento servizi fondamentali di contenimento del contagio, continuando altresì ad assolvere ai compiti istituzionali dettati dalle rispettive Amministrazioni di appartenenza”.

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