Carabinieri

LUTTO PER L’ARMA: È MORTO IL VICEBRIGADIERE LUPPINO CONTAMINATO DALL’URANIO IMPOVERITO

Lutto per l’Arma dei carabinieri. Nella notte è deceduto il vicebrigadiere Gaetano Luppino. Ha lottato fino all’ultimo contro un tumore che gli era stato diagnosticato in relazione al suo impegno nella missione internazionale in Bosnia e in Kosovo tra il 2003 e il 2004.

Nel 2008 il militare che abitava a Savona aveva scoperto di avere un melanoma. Per sconfiggere il male si era sottoposto a diversi interventi chirurgici e un ciclo di chemioterapie.

Oltre a combattere contro il male, l’ex sottufficiale aveva sostenuto anche una lunga battaglia legale con il ministero della Difesa per vedersi riconosciuto un risarcimento per le sue gravi condizioni di salute conseguenza di quella missione all’estero nel 2004, in Bosnia e in Kosovo con la «Msu», la Multinational Specialized Unit.

Il carabiniere aveva dovuto rivolgersi al giudice del lavoro con un ricorso contro la decisione del ministero che gli aveva respinto la sua domanda e non gli aveva riconosciuto l’indennizzo. In primo grado il giudice del tribunale di Savona, Elisabetta Baisi gli aveva dato ragione e, forte di una perizia secondo la quale «è altamente probabile il nesso di causalità tra l’esposizione all’uranio impoverito e il tumore», aveva condannato il ministero e quantificato l’indennizzo in 150 mila euro ai quali dovevano essere aggiunti gli interessi maturati dal momento in cui il carabiniere aveva presentato la domanda. «Sono soddisfatto» aveva commentato Gaetano Luppino.. Gli fu anche riconosciuta l’invalidità al 77%

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