Industria Difesa

Leonardo lancia la Divisione Aeronautica: nasce un polo strategico per la difesa e il civile

ROMA – Leonardo ha ufficializzato ieri la nascita della nuova Divisione Aeronautica, un’unione strategica tra le attuali Divisioni Velivoli e Aerostrutture. Alla guida della neonata entità è stato nominato Stefano Bortoli, già managing director delle Aerostrutture.

Un passo decisivo verso la leadership aeronautica

La creazione della Divisione Aeronautica si inserisce nel più ampio piano industriale di Leonardo, presentato a marzo 2024, e ha come obiettivo centrale il rafforzamento del posizionamento competitivo del gruppo nei segmenti aeronautica militare e aeronautica civile. L’iniziativa punta ad accelerare l’esecuzione delle strategie nei settori chiave delle aerostrutture, dei velivoli ad ala fissa e, soprattutto, dello sviluppo del business UAS/RPAS – ossia i sistemi aerei a pilotaggio remoto, sempre più centrali nel panorama aeronautico globale.

Un ecosistema integrato per spingere innovazione e competitività

La nuova Divisione conterà oltre 11.000 addetti, con una missione ben chiara: sviluppare tecnologie abilitanti per i sistemi aeronautici del futuro, in un’ottica multidominio. L’integrazione permetterà un coordinamento più efficace delle attività militari e civili, oltre a un rafforzamento della gestione delle partnership strategiche internazionali, con grandi attori globali come Boeing e Airbus.

L’accorpamento di attività un tempo separate rappresenta un ritorno al passato: Velivoli e Aerostrutture erano già stati unificati prima della riorganizzazione di Finmeccanica varata nel 2014 da Mauro Moretti con il modello ‘one company’. Con questa operazione, Leonardo mira a consolidare la propria posizione di riferimento in Italia, in Europa e nel mondo, nel settore dell’aviazione.

Numeri solidi a supporto della nuova struttura

I dati finanziari danno forza alla nuova configurazione. Nel 2024, la Divisione Velivoli ha generato 2,86 miliardi di euro di ricavi, con un portafoglio ordini pari a 8 miliardi di euro al 31 dicembre. Le Aerostrutture, invece, hanno totalizzato 746 milioni di euro di ricavi e un backlog di circa 1 miliardo. L’integrazione delle due aree promette sinergie importanti in termini di produzione, innovazione e competitività internazionale.

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