Polizia

LA PROF CONTRO I POLIZIOTTI: “GRAZIE A VOI MI LICENZIERANNO. MORTE A TUTTO L’APPARATO STATALE”

“Finalmente hanno un motivo per estromettermi dalla scuola”, così la professoressa Lavinia Flavia Cassaro ha tuonato a Il Primato Nazionale. L’insegnante in prima linea negli scontri di piazza a Torino, non si pente. Nella foto che pubblichiamo e postata sul suo profilo Facebook, compare davanti a un microfono a cantare accanto (tra gli altri) a Maura Paoli, consigliere comunale torinese dei Cinque Stelle. La professoressa, che insegna all’Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci di Torino, dopo aver manifestato contro CasaPound augurando la morte agli agenti in servizio, “vigliacchi mi fate schifo dovete morire”, ai microfoni di Matrix ha ribadito il concetto: “Certo, ho detto quelle parole perché loro stanno proteggendo i fascisti, e perché un giorno potrei trovarmi fucile in mano a lottare contro questi individui”.

Professoressa, lei insegna in una scuola pubblica e in piazza a Torino ha augurato la morte ai poliziotti presenti.

Mi hanno estorto dichiarazioni a caldo. Mi hanno denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale, ma anche io sono un pubblico ufficiale. Non auguro la morte al singolo poliziotto ma a tutto l’apparato statale militare connivente con i fascisti. Auguro la morte al sistema fascista che i poliziotti stanno difendendo. E’ in atto una campagna di criminalizzazione dell’antifascismo da parte dei giornalisti.

Lei da antifascista vuole quindi ricorrere alla violenza?

Guardi, già probabilmente mi licenzieranno. Se volevate ottenere il mio licenziamento state sereni che ci sarà. Il fascismo sta ponendo le basi per prendere potere, grazie al silenzio e alla connivenza di tutti. O lo assecondiamo oppure paghiamo a costo della vita. Se vanno al governo i fascisti si deve ricorrere alla violenza, l’antifascismo non si può fare con i fiori e neppure più con la cultura. Come in Israele e in Turchia che sono regimi fascisti. I politici e i vertici della polizia difendono i fascisti, perché secondo lei non ci hanno lasciato arrivare vicino a Di Stefano di CasaPound?

Perché altrimenti cosa avreste fatto?

Io avrei spiegato le mie idee. Non posso dire cosa avrebbero fatto gli altri manifestanti, non posso fare ipotesi. La presenza in piazza di Simone Di Stefano è un atto illegale. La presenza alle urne di CasaPound è inaccettabile.


Professoressa, ce lo dica chiaramente, condanna gli atti violenti da parte degli antifascisti? Che ne pensa dell’episodio di Massimo Ursino che è stato legato e malmenato a Palermo?

Ma quale malmenato, è una montatura. Non mi dissocio, è stata un’umiliazione pubblica, uno spunto di riflessione.

a cura di Eugenio Palazzini

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