Esteri

Kim non è morto. Riappare in pubblico “appesantito” e fumando una sigaretta

Kim Jong Un appare piuttosto vivo, almeno a giudicare dalle immagini diffuse oggi dai media di stato nordcoreani che lo mostrano presiedere una riunione del Politburo allargato dedicato alle contromisure per l’arrivo del tifone Bavi e allo sforzeo contro l’epidemia di COVID-19, in contrapposizione con le voci che lo vorrebbero in coma.

Semmai, qualche dubbio emerge sul ruolo attuale della sorella, Kim Yo Jong, dal fatto che lei – almeno dalle immagini analizzate dal sito d’informazioni sulla Corea del Nord NK News – appare assente alla terza riunione chiave consecutiva.Questi dubbi, in realtà, erano già emersi nelle scorse settimane tra gli osservatori, nonostante il fatto che – secondo quanto hanno rivelato la scorsa settimana i servizi segreti sudcoreani – il Leader abbia deciso di delegarle (come ha fatto con alcuni altri esponenti del regime) alcune mansioni, tra le quali quella di gestire la politica verso la Corea del Sud e gli Stati uniti.

Una promozione, l’instaurazione di una diarchia, secondo alcuni analisti. Nulla di troppo strano o originale, secondo altri.Il XVII Politburo allargato ai membri non permanenti (uno dei quali sarebbe proprio Kim Yo Jong), ai membri della Commissione esecutiva del Comitato centrale e – come osservatori – ai membri del Comitato centrale e ai capi di diversi dipartimenti ha affrontato la questione della politica anti-epidemica e – qui c’è forse la notizia vera – ha evidenziato “alcuni difetti nel lavoro” contro la pandemia nel “controllare le vie d’ingresso del virus maligno”, secondo quanto ha scritto Chingnyon Chonwi. Una formulazione che, indirettamente, sembra confermare la presenza del coronavirus nel paese che non ha ufficialmente confermato un’epidemia nel paese sigillato alle informazioni dall’esterno.Altro punto affrontato è l’arrivo del tifone Bavi, che secondo l’Agenzia meteorologica sudcoreana colpirà Pyongyang domani. Si tratta di un affare molto serio, sia perché il fenomeno è previsto come severo, sia perché rischia di creare ulteriori, devastanti danni ai raccolti, in un paese che starebbe soffrendo – a quanto se ne sa – una crisi alimentare anche perché colpito già questo mese da importanti alluvioni. Secondo l’agenzia di stampa ufficiale KCNA, Kim ha dichiarato che la capacità di contenere i danni del tifone determinerà “se riuscremo quest’anno a raccogliere o meno”.

Un terzo punto trattato è il Congresso convocato dal Leader per il prossimo anno. In particolare, sono state discusse alcune questioni pratiche organizzative ed è stato incaricato un comitato preparatorio.Insomma, la riunione di cui è stata data oggi notizia è stata importante quanto le due precedenti altrettanto “bucate” da Yo Jong, se non di più. L’ultima apparizione pubblica della sorella minore del Leader risale al 27 luglio, in occasione della Sesta Conferenza nazionale dei Veterani di guerra.Questo potrebbe non voler dire nulla e potrebbe voler dire molto. Secondo 38 North, d’ora un poi Kim Yo Jong “potrebbe funzionare come ‘gatekeeper’ su alcune questioni, che le darebbe una certa influenza come sempre hanno queste personalità, ma questo non è la stessa cosa che avere un’autorità decisionale”.Altri osservatori, tuttavia, ritengono che il leader nordcoreano potrebbe non aver apprezzato la gestione della campagna anti-Corea del Sud di alcune settimane fa, che poi lui ha interrotto, e un certo presenzialismo della sorella minore alla quale si dice sia sì molto affezionato, ma sappiamo anche che l’essere parente stretto non mette necessariamente al riparo dall’ira di Kim Jong Un. E l’assenza recente andrebbe letta in questa ottica.Il ruolo della sorella di Kim, insomma, resta ancora da chiarire. E altrettanto va capito cosa stia accadendo nel complesso della nomenklatura nordcoreana. Proprio l’inflazione di riunioni anche di alto livello fa ritenere che sia in corso un cambiamento su vasta scala del personale politico del regime. D’altronde in questa direzione è già andata la decisione del 13 agosto di rimpiazzare il premier Kim Jae Ryong con Kim Tok Hun. E’ stato un passaggio di consegne morbido – Jae Ryong è stato nominato vicepresidente del partito – ma comunque un cambio importante, anche per la motivazione che la Commissione affari di stato ne ha dato, inquadrata sul tema della “capacità di lavoro organizzativo economico”.Un ultimo elemento a comporre un mosaico che, tuttavia, al momento non fornisce un quadro definito è il fatto che la nuova “collega” di Yo Jong come membro non permanente del Politburo, Pak Myong Sun – anche direttrice del dipartimento per l’industria leggera – era regolarmente presente alla riunione.

Lascia un commento

error: ll Contenuto è protetto