Polizia Penitenziaria

Incidente nella Capitale: muore un poliziotto penitenziario di 45 anni

Tragico venerdì sulle strade di Roma. Dopo la morte di un motociclista avvenuta alle prime luci del giorno sulla via Ostiense un’altra vittima della strada. A perdere la vita in seguito ad un incidente stradale avvenuto in zona Ottavia un automobilista.
Il sinistro è avvenuto intorno alle 9:20 del 13 gennaio su via Trionfale – fronte civico 11809 – altezza intersezione con via Ipogeo degli Ottavi, direzione Roma Centro.
Qui gli agenti del gruppo Monte Mario della polizia locale di Roma Capitale sono intervenuti per un incidente con esito mortale che ha visto coinvolta una vettura, una Mercedes classe B.

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L’uomo di 45 anni era un poliziotto penitenziario

Secondo i primi rilievi il conducente dell’auto, un uomo italiano di 45 anni, ha perso il controllo del veicolo uscendo fuori strada per cause in via di accertamento. Il personale del 118 ne ha quindi constatato il decesso.
Svolti i rilievi scientifici i caschi bianchi stanno terminando gli accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica del sinistro, che non vedrebbe coinvolti altri veicoli. Fra le ipotesi non si esclude quella del possibile malore.
L’uomo si chiama Roberto COSI ed era un poliziotto penitenziario in servizio nel carcere di Roma Regina Coeli.

Il dolore in paese

Il poliziotto non era sposato e non aveva figli. Si era trasferito a Roma da giovane seguito dal fratello, dalla sorella e dall’anziana madre. «La notizia, giunta in paese intorno a mezzogiorno, ha creato non poco sgomento perché Roberto era molto conosciuto e integrato nella comunità miggianese così come l’intera famiglia» afferma il sindaco di Miggiano Michele Sperti. «Vivevano in piazza. Una famiglia molto apprezzata anche perché si è sempre contraddistinta per semplicità, garbo e cordialità. Roberto viveva a Roma da anni ma non è mai stato lontano dalla sua terra e dalla sua comunità così come tutta la sua famiglia che è sempre rimasta ben radicata. Tornavano a Miggiano in estate e tutte le volte in cui avevano la possibilità di farlo. Era sempre una grande gioia» precisa Sperti.
Il sindaco del paese, nell’esprimere cordoglio per la scomparsa del suo concittadino, ha ricordato anche l’amico e il compagno di classe: «Io personalmente sono molto dispiaciuto perché Roberto era mio coetaneo. Abbiamo frequentato insieme le scuole elementari e medie e tra di noi c’era uno di quei legami d’infanzia che non solo non arrugginiscono mai ma si consolidano e si rafforzano nel tempo».

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