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“Il porto di Taranto è il posto più brutto del mondo”: polemica sulle parole del Ministro della Difesa Guido Crosetto

Il porto di Taranto il “posto più brutto del mondo”. Fanno discutere le parole del ministro della Difesa Guido Crosetto che ieri sera, nella trasmissione Porta a Porta, intervistato da Bruno Vespa, parlando dei tempi e dei ritardi burocratici per alcuni progetti, come quello del parco eolico marino di Taranto (inaugurato nell’aprile scorso), ha definito così lo scalo tarantino, collegando il commento alla vicina presenza industriale. “Sa quanto tempo – ha detto il ministro Crosetto – ci è voluto per far mettere dieci pale eoliche nel porto di Taranto? Voi pensate all’impatto di dieci pale eoliche nel posto più brutto del mondo, perché il porto di Taranto come sfondo ha l’Ilva. Per autorizzare quelle pale eoliche, per problemi di impatto ambientale, sa quanto c’è voluto? Quindici anni”.

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Durissime le reazioni alle sua parole. Tanto che in serata, a quasi 24 ore di distanza dall’accaduto, via tweet è lo stesso ministro a provare a spegnere la polemica: “Adoro la Puglia anche per motivi famigliari. E conosco Taranto, la sua storia, le sue bellezze ed anche i suoi problemi. Il porto industriale non è una delle cose che però mi piacciono. Se però l’iperbole che ho usato ieri ha urtato qualcuno, me ne scuso”.

Il commento del sindaco di Taranto

Ma nel frattempo le dichiarazioni non avevano lasciato indifferenti diversi esponenti della politica e dell’amministrazione. “Ho voluto sentirla e risentirla la dichiarazione in cui il neo ministro della Difesa parla di Taranto e del suo porto, definendo quest’ultimo ‘il posto più brutto del mondo’, ma ahimè non lascia dubbi. Questo territorio va rispettato”. Così il sindaco Rinaldo Melucci ha deciso di commentare, a freddo, le parole ascoltate in televisione. “So – aggiunge Melucci – che il ministro Guido Crosetto, per motivi familiari, frequenta spesso la Puglia, ma evidentemente non si è dedicato con attenzione alla scoperta della nostra città. Avrebbe dovuto farlo perché Taranto è centrale nelle dinamiche della difesa nazionale da secoli. E avrebbe dovuto farlo soprattutto perché la nostra città è tra le più belle d’Italia”. “Voglio dargli – afferma ancora il primo cittadino – il beneficio del dubbio, quindi, e derubricare questa sua uscita come uno scivolone. Urge però subito un suo chiarimento, anche rispetto alla linea del Governo sull’ex Ilva, visto che apprendiamo con piacere da lui che è cambiata perché considera il siderurgico una bruttura. Saremo lieti se al ripensamento, seguisse altrettanto subito – conclude Melucci – anche una visita ufficiale nella nostra città”.

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Turco, “Parolo Inqualificabili”

Nel confronto politico è intervenuto anche il senatore Mario Turco, vicepresidente del Movimento 5 Stelle, che ritiene le parole usate “a dir poco inqualificabili”. Per Turco, “sentir parlare di “posto più brutto del mondo” da parte di un nuovo ministro, che dovrebbe occuparsi di Difesa in un momento così drammatico per l’intera Europa sull’orlo della guerra, palesa l’inconsistenza politica e l’inadeguatezza culturale del nuovo Governo. Per fortuna – ricorda Turco – si sono espressi su Taranto, sul suo Golfo e sulle sue bellezze naturali e paesaggistiche autori come Orazio, Virgilio o più di recente Kavafis”. Il senatore pentastellato invita “a guardare con i suoi stessi occhi, quanto meno per potersi ricredere. Una città che è considerata strategica per il Paese e che ha sacrificato per l’industria pesante e per la presenza militare la sua identità e la sua storia, non merita un tale giudizio”.

“Caro ministro Crosetto, il porto di Taranto non è il posto più brutto del mondo. Anzi – fa notare il consigliere regionale Pd Vincenzo Di Gregorio -. Nonostante la presenza del centro siderurgico, Taranto è stata recentemente dichiarata destinazione crocieristica dell’anno al Seatrade Cruise Award 2022 a Malaga. E proprio domani, Costa Crociere, leader mondiale nel settore, annuncerà ufficialmente il suo arrivo nel porto di Taranto”. E prosegue: “Piuttosto che usare Taranto come termine di paragone negativo per gli annosi e insoluti problemi della burocrazia italiana, avrebbe potuto spendere qualche parola in favore di una comunità che, nonostante l’ingombrante presenza del centro siderurgico, sta faticosamente e con successo, avviando nuove strade di sviluppo economico facendo leva sulle bellezze paesaggistiche, sulla storia millenaria, sulle eccellenze enogastronomiche. In ogni caso buon lavoro, la attendiamo a Taranto”.

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