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IL MINISTRO DELLA DIFESA SI LANCIA IN SEGRETO CON LA FOLGORE

Non è un caso che
la sua carriera politica sia stata segnata dalle forze armate. Proprio lei,
insegnante di lettere al liceo, prima donna ministro della Difesa.

Ma per
Roberta Pinotti deve essere diventata una vera passione, oltre che un incarico
di governo. Tanto che qualche tempo fa non ha resistito alla tentazione, è
andata a trovare la Brigata Paracadutisti Folgore e ha espresso il desiderio di
lanciarsi, come se fosse anche lei nell’unità dell’esercito italiano. Così è
stato. Indossato il paracadute, la Pinotti ha preso il volo, sotto gli sguardi
fieri e compiaciuti dei militari. Non era mai successo a un ministro della
Difesa di trasformarsi, almeno per un giorno, in «parà». Un evento
«segretissimo» di cui non esistono, almeno a quanto si sa finora, fotografie.
Un evento a cui la stessa ministra – a differenza di tanti ex colleghi sempre
pronti a farsi immortalare vicino a un aereo, su una nave, in rassegna ai
contingenti nelle aree a rischio – ha preferito non dare risalto sui media. Un
gesto apprezzato dagli stessi parà e dagli ambienti militari che a stento hanno
confermato un’altra notizia: il ministro ha volato in presa diretta su aerei militari.
Il legame tra la
Pinotti e le forze armate è stato ininterrotto negli ultimi dieci anni. È stata
eletta in Parlamento nel 2001, è stata confermata nel 2006. Proprio in
quell’anno è stata nominata presidente della commissione Difesa della Camera.
Anche allora, prima donna italiana a conquistare quell’incarico.
Nel 2007 il Pd le
ha riconosciuto una competenza particolare. Fu l’allora segretario Veltroni a
volerla come responsabile nazionale Difesa all’interno della segreteria del
partito.
Con il leader successivo,
Dario Franceschini, è stata nominata capo dipartimento del Pd alla Difesa e il
24 febbraio 2009 presidente nazionale del Forum Difesa dei Democratici. Non
solo. È entrata al Senato nel febbraio del 2013 e dopo pochi giorni è diventata
vicepresidente della commissione Difesa.
Poi sono arrivati
gli incarichi di governo. Il 2 maggio 2013 è stata nominata sottosegretario di
Stato al ministero della Difesa. Premier era il vicesegretario del Pd, Enrico
Letta. Cambiato inquilino a Palazzo Chigi, la Pinotti non ha cambiato
ministero. Soltanto stanza. Infatti il 21 febbraio 2014 il nuovo presidente del
Consiglio Renzi l’ha proposta come ministro della Difesa. Il suo primo
pensiero, dopo aver giurato al Quirinale? «Ovviamente per i nostri due marò
bloccati in India – disse – Dobbiamo riportarli a casa». Poche parole ma
significative per capire «da che parte sta» l’insegnante di lettere cresciuta a
due passi da Genova. «Voglio costruire un libro bianco della Difesa che parta
dai rischi che il Paese si troverà ad affrontare nei prossimi anni, per poi su
queste basi costruire il nuovo modello di settore. Senza pregiudizi
ideologici», spiegò arrivata alla guida del dicastero.
Obiettivi ambiziosi
per la prima donna ministro della Difesa, che è sempre in prima linea. Tanto da
sedersi, ma stavolta solo a beneficio dei fotografi, al comando di un aereo
durante la visita alla Scuola specialisti dell’Aeronautica militare alla Reggia
di Caserta. A quel punto era scontato che chiedesse ai parà di lanciarsi. Si
sono guardati per un paio di secondi, poi hanno agganciato il paracadute alla
Pinotti. Quando si dice un ministro con le ali.

FONTE:IL TEMPO

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