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Ferrero paragona i rave party alle feste degli alpini. L’indignazione dei militari

L’affermazione di Paolo Ferrero, ex segretario del Partito Comunista sui rave party ha acceso le polemiche e le indignazioni dei militari. Ferrero, infatti, in trasmissione a Zona Bianca, ha paragonato i rave party in corso a Modena ai festeggiamenti degli alpini. Sul web non sono mancate  le reazioni indignate all’affermazione dell’onorevole, che per l’appunto ha definito i rave “una qualsiasi festa degli Alpini”.

Il commento del Presidente Associazioni Alpini

“Gli Alpini quando fanno una manifestazione, intanto, hanno tutte le autorizzazioni necessarie e lo fanno nel rispetto totale delle regole e in accordo con le amministrazioni e le forze dell’ordine. Chi fa paragoni del genere, quanto meno dovrebbe informarsi prima”. E’ quanto ha commentato Sebastiano Favero, presidente di Ana Associazione nazionale Alpini. “Paragonare agli alpini per quello che fanno, per il volontariato – ha concluso Favero – è veramente qualcosa di inaccettabile”.

Cosa prevede la stretta sui rave

Il Cdm ha dato il via libera a norme penali durissime contro chi organizzerà raduni non autorizzati oltre le 50 persone, modificando con un decreto legge l’articolo 633 del codice penale. Secondo le nuove regole, si rischia la confisca dei veicoli (camion e furgoni) e della strumentazione e delle apparecchiature musicali usate dagli organizzatori dei raduni non autorizzati, oltre all’obbligo del ripristino dell’ordine nei luoghi dove si sono svolti i rave. Ma non solo. Potrebbero arrivare pene anche ben più dure, ossia la reclusione da 3 a 6 anni per gli organizzatori (e una pena ridotta per chi i soli partecipanti) e multe da 1.000 a 10.000 euro.

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