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ENCOMIO SOLENNE PER LATORRE. IL MARÒ SALVÒ UN CICLISTA IN INDIA

(di Michele de Feudis) – Un encomio solenne per Massimiliano Latorre: il fuciliere di Marina
tarantino, reduce da una impegnativa operazione al cuore, ha ricevuto
l’importante riconoscimento secondo il «codice dell’ordinamento Militare» per
aver soccorso con coraggio e spirito di sacrificio un ciclista indiano inserito
da un’auto per le strade di Nuova Delhi il 23 aprile scorso.

Le motivazioni dell’encomio
L’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, capo di Stato Maggiore della Difesa,
nelle motivazioni dell’encomio ha elogiato Latorre come «Sottufficiale di
notevole levatura morale che, libero dal servizio, con incondizionato senso del
dovere, altruismo e ammirevole spirito d’iniziativa, ha gestito una situazione
di emergenza mettendo a frutto la propria esperienza professionale e
personale».
Il salvataggio di un ciclista investito a Nuova Delhi
La generosità di Latorre è emersa nel quartiere diplomatico della
capitale indiana quando, avendo assistito al grave incidente stradale che ha
visto un ciclista travolta da un’auto, «percorreva la carreggiata opposta,
soccorreva immediatamente il malcapitato ciclista che, rovinosamente investito,
lamentava forti dolori al corpo». Il fuciliere pugliese, dopo aver rilevato le
condizioni fisiche gravi del ciclista, si posizionava al centro della strada
per segnalare alle vetture che percorrevano la strada la presenza del ferito
sull’asfalto. Nell’occasione Latorre, prima di ritornare nella Missione
Diplomatica Italiana, ha anche ricevuto segni di riconoscenza da un ufficiale
della Marina indiana che aveva assistito all’episodio.
Latorre, militare coraggioso e sempre distintosi nelle missioni
internazionali a cui ha partecipato, aveva mostrato «elette virtù civiche e
militari» anche nel 2012, «quando risiedeva nel carcere di Trivandrum in
Kerala. In quell’occasione con un intervento tempestivo – ha ricordato
l’ammiraglio Binelli Mantelli – evitava che un reporter venisse travolto da una
autovettura» che effettuava una manovra. Il fuciliere tarantino ha ricevuto
anche il plauso dell’ambasciatore d’Italia in India, Daniele Mancini, perché ha
contribuito «in modo significativo ad elevare l’immagine del Paese, nel
contesto internazionale, ed il prestigio della Difesa».

FONTE

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