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Difesa europea: l’Italia punta sui carri tedeschi con fondi UE e alleanza con l’Ungheria

Roma valuta i prestiti SAFE dell’Unione Europea per l’acquisto di mezzi corazzati Rheinmetall

L’Italia sta considerando di utilizzare un prestito agevolato dell’Unione Europea per finanziare l’acquisto di nuovi carri armati Panther e veicoli blindati Lynx prodotti dal gruppo tedesco Rheinmetall.
La notizia colloca Roma tra i Paesi che intendono sfruttare i prestiti SAFE (Support for Ammunition and military Equipment), lo strumento finanziario europeo creato per rafforzare la difesa comune in risposta alle minacce provenienti dal confine orientale del continente.


I prestiti SAFE: 150 miliardi per rafforzare la difesa europea

Il programma SAFE prevede prestiti a basso costo per un totale di 150 miliardi di euro destinati agli Stati membri dell’UE. L’obiettivo è sostenere investimenti congiunti in equipaggiamenti militari e ridurre la frammentazione industriale.
A settembre la Commissione Europea ha già ripartito i fondi tra i principali beneficiari:

  • Polonia: 43,7 miliardi di euro
  • Romania: 16,7 miliardi
  • Francia e Ungheria: 16,2 miliardi ciascuna
  • Italia: 14,9 miliardi

Gli Stati dovranno presentare entro il 30 novembre i propri piani di spesa, con l’erogazione dei fondi prevista nel 2026.
Una condizione chiave imposta da Bruxelles è la cooperazione tra più Paesi europei per ogni progetto di acquisizione, scoraggiando così gli acquisti “solitari” e promuovendo sinergie industriali e tecnologiche comuni.


Meloni e Orbán: sinergie tra Roma e Budapest nella difesa

Il tema è stato al centro dell’incontro a Roma tra la premier Giorgia Meloni e il primo ministro ungherese Viktor Orbán.
Secondo una nota di Palazzo Chigi, i due leader hanno discusso delle opportunità offerte dal programma SAFE, valutando collaborazioni tra Italia e Ungheria per sostenere le rispettive industrie della difesa.

I due Paesi condividono già un importante progetto: il veicolo blindato Lynx, sviluppato da Rheinmetall, che entrambi stanno acquistando, assemblando e adattando alle proprie esigenze. Un secondo potenziale terreno di cooperazione è rappresentato dal nuovo carro armato principale Panther, sempre prodotto da Rheinmetall.


L’Italia punta su Lynx e Panther: investimenti e produzione nazionale

Roma prevede di acquistare 1.050 varianti del veicolo Lynx, equipaggiate con torrette prodotte dall’italiana Leonardo, mentre Budapest ha firmato nel 2020 un contratto per circa 218 mezzi, dei quali 46 già consegnati e il resto in costruzione in Ungheria.
Per quanto riguarda i carri Panther, l’Italia intende acquistarne 272, mentre l’Ungheria ha siglato nel 2023 un accordo con Rheinmetall per sviluppare e produrre il mezzo sul proprio territorio.
Fonti della Difesa italiana hanno confermato che entrambi i programmi – Lynx e Panther – sono candidati a ricevere finanziamenti SAFE, permettendo così di alleggerire la spesa pubblica nazionale e consolidare la cooperazione industriale con Berlino e Budapest.


Orbán tra prestiti UE e critiche a Bruxelles

Nonostante l’Ungheria sia tra i principali beneficiari dei fondi SAFE, con 16,2 miliardi di euro assegnati, il premier Viktor Orbán continua a mantenere un tono polemico nei confronti dell’Unione Europea.
Proprio il giorno del suo incontro con Meloni, Orbán ha dichiarato ai giornalisti:

L’Unione Europea non conta nulla.

Un’affermazione che stride con l’intento di rafforzare la difesa comune europea e che sottolinea le tensioni politiche tra Bruxelles e Budapest, anche nel contesto di una crescente militarizzazione del continente.

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