Politica

Nuovi Provvedimenti del Governo sull’Immigrazione e modifiche al Codice della Strada. Ecco le novità

Il Consiglio dei ministri ha recentemente deliberato una serie di modifiche e integrazioni a vari decreti-legge. Questi provvedimenti riflettono l’impegno dell’Italia a mantenere un approccio rigoroso su questioni di immigrazione e a garantire maggiori misure di sicurezza sulle strade.

Contrasto all’Immigrazione Illegale

Una delle modifiche più significative riguarda il contrasto all’immigrazione illegale. Il governo ha esteso il limite massimo di permanenza nei Centri per il rimpatrio (C.p.r.) per gli stranieri non richiedenti asilo. In base alla nuova normativa, gli stranieri potranno essere detenuti nei C.p.r. per un periodo massimo di 18 mesi, comprensivi dei 6 mesi iniziali, con possibilità di proroghe trimestrali. Questa estensione è stata introdotta per affrontare situazioni in cui gli stranieri non collaborino al loro allontanamento o in cui ci siano ritardi nell’ottenimento della necessaria documentazione da parte dei Paesi terzi. Precedentemente, il limite di permanenza nei C.p.r. era di 3 mesi, con una possibile proroga di 45 giorni.

Inoltre, il governo ha previsto l’approvazione di un piano per la costruzione di ulteriori C.p.r. da parte del Genio militare. Questi nuovi centri saranno ubicati in zone scarsamente popolate e facilmente sorvegliabili, aumentando così la capacità del paese di gestire l’immigrazione illegale in modo efficace.

Sicurezza Stradale

Il governo ha anche adottato misure significative per migliorare la sicurezza stradale nel paese. Queste misure sono state proposte dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, e sono state approvate in esame definitivo dal Consiglio dei ministri.

Tra le principali modifiche apportate al codice della strada vi è l’introduzione di “corsie ciclabili” e le sanzioni previste per le violazioni più frequenti o che generano il maggior numero di incidenti quali, per esempio, il mancato rispetto delle norme in materia di utilizzo di dispositivi elettronici durante la guida. In particolare, sono state implementate le seguenti misure:

Decurtazione dei punti dalla patente: Per la prima violazione di norme sull’uso di dispositivi elettronici durante la guida, saranno decurtati 8 punti dalla patente; dalla seconda violazione in poi, saranno decurtati 10 punti.

Sanzione pecuniaria: Le sanzioni pecuniarie per queste violazioni sono state aumentate significativamente, passando dalla fascia da 165-660 euro a quella di 422-1.697 euro.

Sospensione della patente:  È stata introdotta la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da 15 giorni a 2 mesi fin dalla prima violazione. Se la violazione viene commessa più volte nel corso di un biennio, oltre alla sospensione della patente da 1 a 3 mesi, si prevede il pagamento di una somma da 644 a 2.588 euro.

Sanzioni per sosta e fermata: Le sanzioni pecuniarie e accessorie per la sosta e la fermata in spazi riservati ai disabili, sulle intersezioni e negli spazi dedicati agli autobus e ai mezzi di trasporto pubblico locale sono state ulteriormente innalzate, riflettendo la volontà del governo di garantire un maggiore rispetto delle regole stradali.

Infine, il governo conferma il rafforzamento delle norme sui dispositivi anti-abbandono per i bambini di età inferiore ai 3 anni, con l’obiettivo di garantirne la massima efficacia, anche attraverso l’integrazione di questi dispositivi negli autoveicoli. Saranno promosse campagne di informazione e comunicazione per sensibilizzare i genitori sull’importanza dell’installazione di tali dispositivi e sull’uso delle cinture di sicurezza anche sui sedili posteriori.

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