Polizia

Dal dovere alla tragedia: poliziotto muore a 53 anni durante il servizio

Un controllo di routine si è trasformato in tragedia alla stazione di Tarvisio Boscoverde, al confine nord-orientale d’Italia. Era il 2 giugno quando Massimo Sanna, agente della Polfer, si è accasciato improvvisamente a bordo di un treno in transito, colto da un malore fatale durante un turno di vigilanza.

I colleghi presenti sul posto si sono accorti subito che qualcosa non andava: hanno tentato di soccorrerlo mentre allertavano i servizi d’emergenza. Sul luogo sono giunti rapidamente un’ambulanza e l’elisoccorso, che ha trasportato l’uomo all’ospedale di Tolmezzo. Nonostante ogni sforzo del personale medico, Sanna non ha mai ripreso conoscenza. Poco dopo, il suo cuore ha cessato di battere.


Una carriera al servizio dello Stato

Massimo Sanna, 53 anni compiuti da poche settimane, era un poliziotto esperto e stimato. Nato ad Anzio, era entrato nella Polizia di Stato nel 1991. Aveva operato nelle volanti a Reggio Calabria e Palermo, per poi specializzarsi come sommozzatore del Nucleo O.S.S.P. (Operatore Subacqueo Servizio di Polizia) presso il Comsubin, il prestigioso centro d’élite della Marina Militare.

Aveva preso parte a operazioni complesse e altamente delicate, come il recupero delle vittime del naufragio della Costa Concordia e gli interventi durante le alluvioni in Emilia-Romagna. Per trent’anni aveva prestato servizio anche nella tenuta presidenziale di Castel Porziano, alle porte di Roma, a protezione dei beni della Repubblica.

Colleghi e superiori lo ricordano come un punto di riferimento silenzioso ma costante, sempre pronto a offrire sostegno ai più giovani e a trasmettere la propria esperienza con umanità e rigore.


Un nuovo inizio spezzato troppo presto

Dopo una carriera intensa e ricca di esperienze, Sanna aveva deciso di rimettersi in gioco per amore. Il 18 maggio 2024, solo due settimane prima della tragedia, aveva sposato Arianna, la donna che gli aveva ridato entusiasmo per un nuovo capitolo di vita. Insieme si erano trasferiti a Tarvisio, dove lui aveva iniziato a prestare servizio presso la Polfer locale dal gennaio scorso.

Un uomo che, come raccontano i colleghi, aveva ancora molto da dare, sia dal punto di vista professionale che umano.


Cordoglio e silenzio tra i colleghi della Polfer

La notizia della sua scomparsa ha lasciato attonita la comunità di Tarvisio e colpito profondamente tutta la famiglia della Polizia Ferroviaria. Il sindacato di polizia ha espresso il proprio cordoglio, sottolineando la dedizione e il senso del dovere di un agente che non ha mai smesso di servire lo Stato, anche nei momenti più difficili.

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