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CONVEGNO SU AMIANTO, DELEGATI MILITARI POSSONO PARTECIPARE SOLO SE LIBERI DAL SERVIZIO

Fa ancora discutere la mancata autorizzazione dei delegati del COCER dell’Aeronautica alla partecipazione, per motivi di servizio, al convegno sull’amianto dal titolo «Amianto e altri cancerogeni. La strage di militari. Più morti che in guerra.»

Dopo l’interrogazione sullo stesso tema presentata dall’On. Elio Vito lo scorso 15 aprile, i deputati Basilio, Frusone, Corda, Rizzo, Tofalo e Bernini Paolo, hanno depositato una nuova interrogazione parlamentare rivolta al Ministro della difesa per evidenziare la grave limitazione imposta ai delegati della rappresentanza nell’esercizio del loro mandato.

Anche in questo caso evidenziamo la grande sensibilità e vicinanza alle problematiche del personale militare dimostrato dai deputati Basilio, Frusone, Corda, Rizzo, Tofalo e Bernini Paolo.

Lo Staff di Sergenti.it

BASILIO, FRUSONE, CORDA, RIZZO, TOFALO e PAOLO BERNINI. — Al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:

il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90, recante il testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, all’articolo 879, stabilisce che il Consiglio centrale della rappresentanza militare (Cocer) formula pareri, proposte e richieste su tutte le materie che formano oggetto di norme legislative o regolamentari circa la condizione, il trattamento, la tutela di natura giuridica, economica, previdenziale, sanitaria, culturale e morale dei militari;
all’articolo 880, tra le competenze comuni a tutti gli organi di rappresentanza, il decreto prevede che gli organismi possano trattare anche di «provvidenze per gli infortuni subiti e per le infermità contratte in servizio e per cause di servizio» nonché di «condizioni igienico-sanitarie»;
all’articolo 882, comma 1, in particolare, disciplina l’esercizio della rappresentanza militare e, al comma 2, stabilisce che tutte le operazioni inerenti le rappresentanze militari sono svolte dal personale «per motivi di servizio»; al successivo comma 4 afferma che i membri dei consigli della rappresentanza devono essere messi in condizione di espletare le funzioni per le quali sono stati eletti e avere a disposizione il tempo che si renda necessario, fatte salve le esigenze operative e quelle di servizio non altrimenti assolvibili, mentre al comma 6 sancisce comunque il principio che ai delegati deve essere garantita libertà di opinione nell’espletamento dei compiti connessi con lo specifico incarico;
all’articolo 751, comma 46, tra i comportamenti che possono essere puniti con la consegna di rigore, prevede l’invio o rilascio alla stampa o a organi di informazione, di comunicazioni o dichiarazioni a nome di un organo di rappresentanza militare. È fatta eccezione per i componenti del Cocer per quanto riguarda le materie di competenza di tale organo rappresentativo;

il sito web «Sergenti.it», in data 14 aprile 2016, ha pubblicato una nota (M-D ARM001 0042535 13 aprile 2016 INT) con la quale lo Stato maggiore dell’Aeronautica, 1o reparto, ha risposto negativamente alla richiesta del Consiglio centrale della rappresentanza militare (Cocer) tesa ad ottenere l’autorizzazione alla partecipazione per motivi di servizio ad un convegno, organizzato, a Firenze, il 15 aprile 2016 dall’ONA (Osservatorio nazionale amianto). Nella nota si legge che «In merito a quanto chiesto con il foglio in riferimento si comunica che, in conformità alle indicazioni impartite dallo Stato Maggiore della Difesa, in occasione di precedenti analoghe attività, l’eventuale partecipazione all’evento indicato nell’oggetto dovrà avvenire: a titolo personale». La nota specifica, altresì, che «a titolo personale» è da intendersi a «titolo privato», ovvero senza onere a carico dell’amministrazione della difesa e con valido titolo giustificativo per l’assenza dal servizio. Si evidenzia, inoltre, che per partecipare al citato evento i partecipanti dovranno indossare abiti civili ed esprimere opinioni personali, senza divulgare programmi e decisioni dei vari consigli della rappresentanza militare;

lo Stato maggiore, con la nota summenzionata, nel negare la partecipazione per motivi di servizio ai delegati del Cocer, non ha tenuto adeguatamente conto per gli interroganti, della situazione, prevedendo per il venerdì pomeriggio (periodo in cui notoriamente il personale militare è libero dal servizio) un superfluo «valido titolo giustificativo per l’assenza dal servizio», nonché stabilendo inutili prescrizioni per un’attività definita a «titolo privato» nella quale il personale militare può esprimere solo opinioni a titolo personale; i rappresentanti del Cocer, sul medesimo sito web hanno pubblicato un comunicato stampa che, riporta testualmente: «Avevamo chiesto allo Stato Maggiore Aeronautica l’autorizzazione per partecipare al convegno dal titolo «Amianto e altri cancerogeni. La strage di militari. Più morti che in guerra» che si terrà a Firenze il giorno 15 aprile 2016. Ritenevamo la materia di estremo interesse per il personale militare, tenuto conto che il Cocer dell’Aeronautica ha trattato più volte il tema della tutela della salute nei posti di lavoro con particolare riferimento anche all’amianto. Lo Stato Maggiore non ha autorizzato la partecipazione dei delegati al predetto incontro come se discutere e approfondire questioni relative alla salute dei colleghi ammalati, anche a causa dell’amianto, fosse un fatto privato e non riferibile alle competenze della rappresentanza militare e quindi di servizio. Ancora una volta emergono con i fatti tutte le criticità e i limiti di un organo di rappresentanza nato nel lontano 1978 e non più al passo con i tempi. È arrivato il momento che il Parlamento metta mano ad una riforma dello strumento rappresentativo in linea con i dettami della Carta europea dei diritti dell’uomo, che sia capace di tutelare concretamente il personale e che abbia reali poteri di contrattazione di primo e secondo livello. Lo dichiarano i delegati del Cocer dell’Aeronautica Militare Alfio Messina e Antonsergio Belfiori»;

la scelta dello Stato maggiore dell’Aeronautica di non autorizzare la partecipazione, per motivi di servizio al suddetto convegno appare agli interroganti non suffragata nemmeno da una logica di spending review, secondo i principi della normativa vigente in materia di riorganizzazione e razionalizzazione della macchina amministrativa. Infatti, essendo i delegati già a Roma, le uniche spese che avrebbe sostenuto l’autorità militare sarebbero state solo quelle del biglietto ferroviario da Roma a Firenze in quanto, nella serata di venerdì, alla fine del convegno, i delegati avrebbero fatto comunque rientro presso la sede dei rispettivi reparti di provenienza –:

se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa;

se non ritenga di dover intraprendere iniziative nei confronti dello Stato Maggiore dell’Aeronautica per verificare le eventuali responsabilità nel rilascio di una nota con la quale non sono stati autorizzati i delegati del Cocer dell’Aeronautica a partecipare al convegno di cui in premessa, se non a titolo privato, posto che a giudizio degli interroganti, discutere e approfondire questioni relative alla salute di colleghi ammalati, anche a causa dell’amianto, non è un fatto privato ma riferibile alle competenze della rappresentanza militare e, quindi, di servizio;

quali iniziative il Ministro intenda adottare per impedire che in futuro possano ripetersi simili episodi di limitazioni del diritto di parola e di espressione dei militari, e soprattutto di quelli che sono componenti degli organi di rappresentanza militare. (4-13019)

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