Difesa

STRAGE DI MILITARI. PIÙ MORTI CHE IN GUERRA: UN COMPROMESSO CON LA SERIETA’ NEL RICORDO E PER UN FUTURO PIU’ SICURO

Riportiamo di seguito una interrogazione parlamentare dell’on. Elio Vito, rivolta al Ministro della Difesa in merito per conoscere le motivazioni che hanno spinto lo stato Maggiore dell’Aeronautica Militare a non autorizzare due delegati del Co.Ce.R. a partecipare ad un convegno sull’amianto ed altri cancerogeni.

“Il 15 aprile 2016 si è tenuto, a Firenze, presso l’Auditorium Regione Toscana, il Convegno intitolato «Amianto e altri cancerogeni. La strage di militari. Più morti che in guerra.»;

risulta all’interrogante che lo Stato Maggiore dell’Aeronautica non abbia autorizzato i delegati del Cocer dell’Aeronautica a partecipare all’evento, se non a titolo privato, come se discutere e approfondire questioni relative alla salute di colleghi ammalati, anche a causa dell’amianto, fosse un fatto privato e non riferibile alle competenze della rappresentanza militare e, quindi, di servizio –:

quali iniziative il Ministro intenda adottare per impedire che in futuro possano ripetersi simili episodi di limitazioni del diritto di parola e di espressione dei militari, e soprattutto di quelli che sono componenti degli organi di rappresentanza militare.”

Di seguito il commento di Antonio Serpi, delegato Nazionale dell’Arma dei Carabinieri.

Premettendo che i rappresentanti di questa Nazione hanno la responsabilità sulla gestione della sanità e del popolo, il beneficio alla salute rappresenta uno dei principi fondamentali dei diritti dell’uomo. Considerando pertanto la necessità che istituzioni politiche e militari facciano una seria e responsabile riflessione, si potrebbero stigmatizzare quelle negazioni che gettano ombre sulla gestione di una così delicata faccenda di stato che conta centinaia di vittime a servizio del Paese e che possono influire negativamente sulla ricerca della verità a discapito del personale impiegato in missione di pace tutt’oggi.

Si auspica sia fatta immediata chiarezza sulla negata partecipazione ad un convegno sull’amianto e sull’uranio impoverito , da parte di alcuni delegati nazionali non autorizzati dai vertici dell’Aeronautica Militare. Inoltre, una volta per tutte, venga data una risposta sulle annose questioni vaccinazioni, polveri d’uranio impoverito ed altre cause che hanno generato numerosi casi di tumori.

Si spera vivamente, che vengano poste in essere tutte quelle misure necessarie a scongiurare ulteriori esposizioni ed eventuali contaminazioni e che, mai più, vengano lasciati soli i nostri malati e le loro famiglie.

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