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CONTRORDINE DEL MINISTRO DELLA DIFESA:”DOBBIAMO DIFENDERCI DALL’ISIS, SE NECESSARIO PIU’ DI 5000 SOLDATI”

L’Italia è pronta contro la minaccia dell’Isis a assumersi le sue
responsabilità: ho ricordato che in Afghanistan abbiamo mandato 5mila militari,
ma possiamo avere anche più di 5mila uomini
, dipende dalle esigenze e dal
tipo di missione: siamo in grado di rispondere a situazioni diverse, anche
impegnative e rappresentare l’Italia come un paese che non è in grado di
difendersi è sbagliato”.

Lo ha detto il ministro della
Difesa, Roberta Pinotti, intervenendo alla puntata di Porta a Porta su Rai1. Il
ministro ha ricordato che “di fronte
all’orrore di queste esecuzioni e al problema di una Libia fuori controllo il
rischio di propagarsi dell’Isis è una realtà: dobbiamo pensare a come
difenderci in generale, prima di tutto – ha concluso – per aiutare le
popolazioni che sono su quel terreno
“.
“L’Italia partecipa da
sempre a missioni di stabilizzazione, ma non c’è dubbio che” la guerra che
ha portato alla destituzione di Gheddafi “è stato un intervento assai
frettoloso le cui conseguenze le paghiamo anche oggi”, ha proseguito la
Pinotti, precisando che l’intervento armato avverrebbe solo “all’interno
di una legittimità internazionale e non senza un accordo tra le due fazioni che
ci sono in Libia a Tripoli e Tobruk”.

“Nessuno vuole battere i
tamburi di guerra e nessuno ha delle volontà di interventismo, ma una Libia in
guerra può diventare un altro punto di forza del Califfato: non voglio farmi mettere l’elemetto, ma
dobbiamo aiutare la Libia e la diplomazia deve sentirne l’urgenza in questo
momento
“, ha aggiunto il Ministro.
askanews

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