Contratto pubblicato in Gazzetta Ufficiale: via libera all’accordo sindacale per le Forze Armate e di Polizia. Scattano aumenti e nuove tutele
Dopo lunghe trattative tra le delegazioni sindacali e il Governo, è stato finalmente approvato il decreto che disciplina il trattamento economico e normativo del personale militare per il triennio 2022-2024. L’accordo, sottoscritto a dicembre 2024, introduce significative novità economiche e operative che impatteranno su oltre 300.000 militari. Come anticipato da Infodifesa, il decreto è stato pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale, segnando ufficialmente l’entrata in vigore delle nuove disposizioni.
Aumenti stipendiali e indennità: un passo avanti significativo
Il provvedimento prevede un incremento del valore del punto parametrale che passa da 183,70 euro di aprile 2022 a 195,50 euro dal gennaio 2024, generando un aumento medio delle retribuzioni di circa il 6,5%. Tale incremento rappresenta una risposta concreta alle richieste dei sindacati militari che da tempo sollecitavano un adeguamento degli stipendi all’inflazione.
Particolarmente rilevante è il potenziamento delle indennità operative per settori specialistici. Gli operatori del comparto cyber vedranno un incremento al 55% dell’indennità di impiego operativo di base, mentre per gli equipaggi di volo e gli sperimentatori l’indennità sale al 155%. Anche gli operatori subacquei beneficeranno di incrementi significativi delle rispettive indennità di rischio.
Arretrati e tempistiche di pagamento
Il pagamento degli arretrati, relativi al periodo 2024 e ai primi mesi del 2025, dovrebbe avvenire con un cedolino straordinario nel mese di maggio, successivo all’emissione dello stipendio ordinario. Le date ipotizzate sono il 26 o il 27 maggio, ma ancora non c’è certezza assoluta poiché molto dipenderà dalla velocità dei lavori tecnici di implementazione.
È importante sottolineare che gli importi degli arretrati saranno decurtati delle somme già corrisposte a titolo di indennità di vacanza contrattuale (pari allo 0,5% dello stipendio) e di anticipo sul rinnovo contrattuale (pari al 3,35%). L’adeguamento delle tabelle stipendiali, invece, non potrà essere inserito nel cedolino di maggio per ragioni tecniche. L’aggiornamento entrerà quindi in vigore a partire dal mese di giugno.
Nuove indennità specifiche
Il decreto introduce numerose nuove indennità per riconoscere la specificità di mansioni particolari:
- Indennità artificieri di Reparto (50 euro mensili) per il personale specializzato nel disinnesco di ordigni esplosivi
- Indennità per soccorritori marittimi (incrementata al 50% dell’indennità operativa di base)
- Indennità per operatori sensori APR (170% dell’indennità operativa di base)
- Indennità per il personale del genio ferrovieri (35 euro mensili)
- Indennità notturna per attività addestrativa/operativa (12 euro per turno)
- Indennità per servizi armati notturni (18 euro per turno)
Nuove misure per il benessere del personale
L’accordo introduce importanti novità sul fronte dei diritti e tutele:
- La previsione del recupero compensativo delle ore di straordinario non retribuite entro due anni
- L’estensione della licenza e riposo solidale anche per l’assistenza ai genitori
- Maggiori tutele per la genitorialità, con l’esonero dal servizio notturno per situazioni monoparentali
- Miglioramento della disciplina del congedo parentale con la possibilità di fruire fino a 45 giorni di licenza straordinaria
È stata inoltre istituita una Commissione paritetica per la risoluzione di eventuali controversie interpretative, garantendo così un sistema più efficiente di gestione delle problematiche.
Un fondo più ricco per i servizi istituzionali
Il decreto incrementa significativamente il Fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali, con stanziamenti aggiuntivi di oltre 8,6 milioni per il 2024, oltre 242.000 euro per il 2025 e 2,3 milioni a decorrere dal 2026. Questi fondi sono destinati a premiare l’impegno operativo del personale in situazioni particolari di servizio, nelle attività operative e di funzionamento, e per compensare responsabilità specifiche.
Importante anche la novità sulla procedura di definizione dei criteri di distribuzione, che prevede un maggiore coinvolgimento delle rappresentanze sindacali attraverso un meccanismo di consultazione strutturato.
Riconoscimento di specializzazioni e professionalità
Il decreto valorizza diverse professionalità specialistiche con riconoscimenti economici:
- I professionisti del settore cyber vedono un incremento dei beneficiari dell’indennità
- I controllori tattici caccia intercettori (fighter controller) imbarcati su unità portaeromobili ricevono una nuova indennità
- I manutentori aeromobili con licenza Military Aircraft Maintenance License ottengono un’indennità mensile di 30 euro
- Il personale del 28° Reggimento Pavia (PSYOPS) riceve un’indennità mensile di 30 euro
Organi di verifica e partecipazione sindacale
Un aspetto innovativo riguarda l’istituzione di organi di verifica della qualità e salubrità dei servizi di mensa e degli spacci. Questi organi, che dovranno essere costituiti entro sei mesi dall’entrata in vigore del decreto, vedranno la partecipazione di rappresentanti di tutte le categorie del personale, inclusi due componenti indicati dalle associazioni sindacali militari.
Le reazioni: soddisfazione ma non mancano le critiche
Le principali sigle sindacali firmatarie hanno espresso moderata soddisfazione per i risultati raggiunti, pur sottolineando che rimangono irrisolte alcune questioni come l’adeguamento delle indennità di trasferimento e una migliore regolamentazione dell’impiego operativo.
ITAMIL ed USAMI, che non hanno sottoscritto l’accordo, hanno presentato osservazioni critiche riguardo alla mancata previsione di indennità specifiche per alcuni settori specialistici e all’insufficienza degli incrementi economici rispetto all’inflazione reale.
Copertura finanziaria e impatto economico
L’onere complessivo derivante dall’attuazione del decreto ammonta a circa 1,97 milioni di euro per il 2022, 2,87 milioni per il 2023, 315,81 milioni per il 2024, 316,56 milioni per il 2025 e 319,7 milioni annui a decorrere dal 2026. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze è autorizzato ad apportare le necessarie variazioni di bilancio per garantire la copertura finanziaria.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale avvenuta oggi, il decreto segna un passo importante nel riconoscimento del valore operativo delle Forze Armate italiane e della specificità del personale militare nel panorama del pubblico impiego.

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