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CARABINIERI OGGI NASCE COMANDO TUTELA FORESTALE. SAPAF: NON È UN MATRIMONIO, MA UN FUNERALE

E’ stato istituito ufficialmente il ‘Comando Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare dei Carabinieri’, la nuova unità prevista dalla Riforma della Pubblica Amministrazione attraverso la riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato all’interno della’Arma dei carabinieri. In futuro disporrà di 7 mila uomini specializzati impiegati sul campo.

Il Comandante Generale dell’Arma Tullio Del Sette – nel corso di una cerimonia ufficiale questa mattina a Roma presso la Caserma “Salvo D’Acquisto” – ha ringraziato il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina per la sua presenza e il Governo per “la fiducia che ha voluto avere e manifestare oggi nei confronti dei Carabinieri con una scelta decisa e faticosa che inorgoglisce l’Arma”. Il comandante De Sette ha poi sottolineato: ”continueremo a lavorare per corrispondere al meglio questa fiducia, so che ce la faremo perché lavoriamo all’unisono con il Corpo forestale dello Stato”. “Questo ci dà grande fiducia – ha proseguito – e questo stiamo facendo e faremo fino alla fine di questo anno e poi continueremo dal primo gennaio. Oggi e’ una giornata straordinaria che sicuramente passerà alla storia per l’Arma dei Carabinieri”.

Il nuovo Comando è alle dipendenze funzionali del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina che a margine della cerimonia ha affermato di essere “grato all’Arma dei Carabinieri e al Corpo Forestale per il lavoro enorme svolto e per le grandi sfide che abbiamo davanti”.

La nuova organizzazione prevede “un efficientamento dei costi di gestione e risparmi fino a 100 milioni di euro in 3 anni” e il “il trasferimento di 750 agenti ad altre forze di polizia o amministrazioni, in particolare il reparto anti incendi confluirà nei Vigili del Fuoco”.

Così Del Sette ribadisce che “come prevede la legge saranno preservate le professionalità e le specializzazioni” e ancora “quello che stiamo costruendo insieme alla Forestale e’ un qualcosa che corrisponde esattamente a questo”.

Di diverso avviso il Sa.Pa.F che in una nota specifica: “Vogliono trasformare il funerale in un matrimonio. Ma qui non stiamo girando un film. Stiamo parlando di vita vera, di professionalità annullate, di militarizzazione forzata, di diritti civili cancellati. Mentre alcuni, infatti, celebrano la ‘nascita’ del nuovo reparto dei carabinieri che assorbirà i forestali, oggi come ieri noi restiamo mobilitati e continuiamo il nostro tour di assemblee in tutta Italia per presentare e illustrare al personale i ricorsi che si abbatteranno contro questa assurda, inutile e pericolosa fusione”. Lo afferma Marco Moroni, segretario generale del Sapaf, il maggior sindacato del Corpo forestale dello Stato. “Sono già centinaia i ricorrenti tra i forestali ed il numero aumenta giorno dopo giorno perché, nonostante le rassicurazioni del governo e degli ambienti militari, non ci rassegniamo e combatteremo in ogni modo contro questo assurdo progetto. E’ fondamentale ribadire due cose che possiamo dimostrare in maniera inconfutabile: la prima è che l’accorpamento non porta risparmi per le casse pubbliche, ma solo oneri maggiori per lo Stato e per i cittadini, oltre ad una minore efficacia nella tutela della sicurezza ambientale. La seconda riguarda la sindacalizzazione dell’Arma dei carabinieri, nel malaugurato caso di attuazione del progetto: si sappia che si tratta di una strada che percorreremo fino in fondo. Se fino ad oggi non si è mai riusciti a dare seguito a questo presupposto di sindacalizzazione dei carabinieri, una volta inglobati, saremo noi ex forestali a far scattare la scintilla e porteremo in tutte le sedi politiche le nostre istanze, fiduciosi che i diritti di oggi ci vengano riconosciuti anche domani, da militari”.

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