Carabiniere preso a pugni e a calci sul bus: era intervenuto per difendere una ragazza
Lesioni personali aggravate, violenza privata e resistenza a pubblico ufficiale in concorso. Sono i reati contestati a un ragazzo di 26 anni e a uno di 22, entrambi di nazionalità tunisina. I due sono accusati di una violenta aggressione ai danni di un carabiniere libero dal servizio. Quest’ultimo, stando a quanto ricostruito, era intervenuto in difesa di una ragazza, a sua volta aggredita a bordo di un autobus a Latina.
I due ragazzi avevano infastidito la ragazza a bordo dell’autobus e disturbato anche gli altri passeggeri attraverso l’utilizzo di una cassa altoparlante ad altissimo volume. Poi avevano affrontato a muso duro un anziano che chiedeva loro soltanto di abbassare il volume della musica. E qualche minuto dopo avrebbero risposto allo stesso modo ad altri passeggeri che chiedevano la stessa cosa. Non solo: i due si sarebbero posizionati davanti alle porte per la discesa dei passeggeri e ne avrebbero ostacolato il passaggio.
Quando la ragazza ha tentato di scendere dal mezzo pubblico, i due ragazzi le avrebbero tirato i capelli e l’avrebbero spinta verso l’uscita, facendola quasi cadere. Sentendo le urla della giovane, il carabiniere è intervenuto per difenderla ed è stato colpito al volto con un pugno. Il militare si è qualificato per ben due volte, ha intimato ai due aggressori di fermarsi, ma è stato preso ancora a calci e a pugni, riportando la frattura del setto nasale.
Al termine delle indagini coordinate dalla procura di Latina, i carabinieri della stazione di Latina hanno arrestato i due tunisini eseguendo un’ordinanza applicativa di misura cautelare detentiva emessa dal gip del tribunale della città laziale.

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