Carabinieri

Caccia internazionale a Bologna: 35enne tunisino arrestato, deve scontare 20 anni per droga


Un mandato che attraversa il Mediterraneo

Non era un cittadino qualsiasi, il 35enne tunisino arrestato nei giorni scorsi a Bologna: su di lui pendeva un mandato di cattura internazionale, emesso dall’autorità giudiziaria della Tunisia. L’uomo, regolarmente residente nel capoluogo emiliano, era già noto alle forze dell’ordine locali, ma ora dovrà fare i conti con una condanna definitiva a 20 anni di reclusione per reati legati allo spaccio di droga commessi nel suo Paese d’origine.


Operazione lampo dei carabinieri bolognesi

L’arresto non è frutto del caso. A mettere in moto la macchina della giustizia è stata una nota del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, che ha segnalato la presenza dell’uomo sul territorio italiano. A quel punto i carabinieri della Stazione di Bologna hanno agito con prontezza: ottenute tutte le informazioni necessarie, hanno localizzato il soggetto presso la sua abitazione, senza lasciare spazio alla fuga. Una dimostrazione di efficienza operativa e coordinamento investigativo.


La Dozza si chiude alle spalle dell’arrestato

Terminate le procedure di identificazione e le formalità di rito, il 35enne è stato tradotto nel carcere della Dozza, dove resterà in attesa delle decisioni della Corte d’Appello. È proprio il presidente della Corte che dovrà ora valutare i prossimi passi dell’iter giudiziario, probabilmente destinato all’estradizione. Intanto, il detenuto resta a disposizione delle autorità, sorvegliato da vicino.


La droga non ha confini: la risposta nemmeno

Il caso conferma una realtà sempre più evidente: la criminalità legata allo spaccio di sostanze stupefacenti è un fenomeno transnazionale, e come tale richiede risposte coordinate a livello internazionale. Un segnale chiaro: nessun rifugio è davvero sicuro per chi è in fuga dalla giustizia.

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