Cronaca

Bambino di 3 anni caduto dal balcone, fermato un uomo per omicidio

Non un incidente, ma un omicidio. Svolta inaspettata nelle indagini sulla morte del piccolo di 3 anni deceduto ieri nel centro di Napoli dopo essere caduto dal balcone della sua abitazione, al terzo piano di uno stabile tra via Foria e via Giuseppe Piazzi: sarebbe stato lanciato nel vuoto. La Polizia di Stato ha sottoposto a fermo un 38enne napoletano, M. C., ritenuto gravemente indiziato di omicidio. L’uomo, incensurato e che soffrirebbe di problemi mentali, lavorava come domestico nell’appartamento da diverso tempo, era ritenuto una persona di fiducia della famiglia. Avrebbe approfittato di un momento di distrazione della madre per lanciare il bambino dal balcone, i motivi del gesto non sono chiari.

Il provvedimento, eseguito ieri sera, è sottoposto al giudizio di convalida del giudice. Nelle prime fasi delle indagini l’ipotesi ritenuta maggiormente attendibile era quella dell’incidente, secondo cui il piccolo si sarebbe sporto e avrebbe perso l’equilibrio. L’episodio risale al primo pomeriggio di ieri, quando il bambino, che viveva con la famiglia in un edificio tra via Foria e via Giovanni Piazzi, è caduto da un’altezza di una ventina di metri. L’allarme era stato lanciato da diversi testimoni, immediati i soccorsi: il bambino era stato prelevato dai sanitari del 118 subito ripartiti alla volta del Pronto Soccorso dell’ospedale dei Pellegrini, ma era deceduto all’arrivo in ospedale per le gravi ferite riportate.

Secondo le prime notizie circolate nell’appartamento si trovava anche la madre del bambino, che però si sarebbe trovata in un’altra stanza al momento della tragedia. Sull’accaduto la Procura di Napoli aveva aperto una inchiesta e la salma del bimbo era stata trasferita in obitorio per l’autopsia, che verrà eseguita nei prossimi giorni. I primi sospetti sono nati quando la Polizia, col supporto della Scientifica, ha esaminato il luogo dell’incidente e in particolare il balcone: la ringhiera era troppo alta perché un bambino di quell’età riuscisse a scavalcarla facilmente e in pochi istanti. Nelle ore successive sono emersi elementi che hanno collocato nell’abitazione anche il 38enne; l’uomo è stato rintracciato e ascoltato dagli inquirenti e avrebbe reso parziali confessioni.

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