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VIA LA POLIZIA, STAZIONI IN MANO AI ROM

Allarme zingari
nelle stazioni ferroviarie italiane. A lanciare l’sos è il Sap, sindacato
autonomo di polizia, alla luce della volontà del Governo che vuole chiudere più
di 70 presidi della polizia ferroviaria (Polfer).

Tra i primi a lanciare l’allarme è stato proprio Il Tempo ,
con un’inchiesta sulla preoccupante situazione della stazione Termini di Roma
dove in una sola giornata di controlli sono stati arrestati e denunciati una
trentina di nomadi, per lo più ragazze, spesso minorenni, che hanno
letteralemnte invaso le banchine dei binari dei treni e della metropolitana in
cerca di vittime da borseggiare. A suonare la carica ora è il Sap, per bocca
del segretario generale Gianni Tonelli: «Le nostre stazioni ferroviarie, da
Roma a Milano, da Firenze a Napoli, da Torino a Bologna, sono diventate in
molti casi una vera e propria casbah a cielo aperto a causa dell’inarrestabile
presenza degli zingari. Nonostante il fondamentale lavoro della polizia
ferroviaria, sempre più spesso i viaggiatori sono vittime di molestie,
estorsioni, furti e borseggi, visto che le persone vengono avvicinate e
distratte proprio per questo fine, magari con la scusa di una banale richiesta
di soldi. Trattandosi nella maggior parte dei casi di minorenni, spesso
incinte, l’attività di prevenzione e contrasto della polizia trova grossi
limiti per mancanza di strumenti normativi e per il grosso gap esistente tra
codice penale e procedura penale». «Come è noto – spiega Tonelli – nel 1995 la
Corte Costituzionale ha abrogato il reato di accattonaggio. Domandare elemosina
è lecito purché sia una legittima richiesta di umana solidarietà che non
intacca né l’ordine pubblico né la pubblica tranquillità. Ricordiamo però che
l’articolo 600 del codice penale vieta la riduzione di persone in schiavitù,
l’articolo 671 quello dell’impiego di minorenni e l’articolo 610 (violenza
privata) sanziona l’accattonaggio molesto e insistente che realizzi una
violenza. Senza dimenticare che si configura reato (art.
572 c.p.) quando i minorenni vengono maltrattati, inibiti alla frequenza
scolastica o li si obblighi a vivere in condizioni non adeguate».
«uesta bella sfilza di articoli – afferma ancora il segretario del Sap –
contrasta però con la procedura penale, con la difficoltà di trattare con
ragazze minorenni incinte il cui utilizzo è in qualche modo studiato perché
“godono” di una non imputabilità parziale o totale sotto i 14 anni, con una
serie di norme e disposizioni applicate dai giudici che rimettono subito in
libertà le persone arrestate per furto, anche se recidive. Così i nostri scali
ferroviari, come molte nostre strade, sono diventati il trionfo
dell’illegalità. E i poliziotti vivono un senso di profonda frustrazione perché
non riescono a dare ai cittadini quella sicurezza che vorrebbero, nonostante
gli sforzi. L’attività e l’azione della polizia è difficilissima proprio perché
ci si trova a competere con minori o donne in avanzato stato di gravidanza,
l’anello debole della catena siamo quindi noi. Per questo, prima che la
situazione diventi ingestibile – conlude Tonelli – sottolineiamo che il piano
di spending review proposto dal Dipartimento della P.S. e che prevede la
chiusura di 267 uffici di polizia di c ui 70 della Polfer , è un attentato alla
sicurezza dei cittadini».

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