Editoriale

Venti di guerra. Arrivano i carrarmati in Italia nel silenzio del Ministro Guerini. Cosa sta succedendo?

Da diverse ore sul web circolano foto e video di mezzi cingolati e blindati pronti a presidiare il territorio con una insurrezione digitale che si amplifica in questo clima di emergenza coronavirus. Ma cosa sta realmente accadendo e perché il Ministro della Difesa non parla e non fa dichiarazioni in merito?

37 mila militari saranno impegnati, dal prossimo mese, per oltre 20 giorni, in una massiccia prova di forza e di deterrenza voluta dalla NATO. Sarà un’esercitazione in stile americano, come quelle dei film, in cui i buoni vincono.

Ma chi sono i cattivi o il nemico da sconfiggere? Nessun nemico, almeno ufficialmente ma un monito verso chi continua a potenziare il proprio sistema militare ai confini con l’ Europa e cioè la Russia di Putin. Allora ecco che Trump, in versione “attacco al potere”, manda 20 mila unità in Europa con tanto di portaerei schierate nei mari e testate nucleari strategiche interrate pronte a essere attivate… Sempre come simulazione, ovviamente.

Ma il terreno di gioco, questa volta, è il nostro e quasi quasi ci vorremo tenere il coronavirus al posto di una pulsantiera per il lancio di testate atomiche che, in piena simulazione, avranno comunque la loro rilevanza geopolitica. Ma nel roboante frastuono di tutta questa macchina militare e di una pandemia senza precedenti per il nostro Paese, il grande assente e Guerini!

Forse non tutti lo conoscono ma è il Ministro della Difesa italiano. Non parla, non commenta, non dice una parola a favore di donne e uomini in divisa che si stanno spendendo per salvare questo Paese. Eppure la sua terra, Lodi, è stata fortemente colpita da questa emergenza. Intanto la paura della gente cresce e questa andrebbe sedata, per evitare allarmismi ed escandescenze. È il ruolo della politica parlare alla gente, parlare ai propri militari….. Magari ringraziandoli.

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