Editoriale

Che fine ha fatto la coda contrattuale per i militari e le forze di polizia?

Si torna a parlare di “addendum”per il Comparto Sicurezza e Difesa. L’anno scorso sulle pagine di Infodifesa.it vi avevamo parlato in anteprima del rinnovo contrattuale per militari e forze di polizia. Oggi a “sollecitare” il Governo con un interrogazione parlamentare è l’onorevole Dall’Osso (Forza Italia) con un interrogazione parlamentare rivolta al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Ministro della Difesa.

“Dopo 9 anni di «stop» – si legge nell’interrogazione – nel 2018 è stato siglato il parziale rinnovo del contratto delle Forze armate e delle Forze di polizia; non hanno firmato il Co.Ce.R. Marina militare ed il Co.Ce.R. Aeronautica militare; l’accordo aveva efficacia retroattiva con decorrenza dal 1° gennaio 2017 ed era in vigore fino al 31 dicembre 2018.

L’accordo fu siglato alla presenza dei Ministri pro tempore Madia, Minniti, Pinotti ed Orlando e a tutt’oggi non si è ancora conclusa la «coda contrattuale» pur cambiando la compagine governativa.”

Dall’Osso ha dunque chiesto “se il Governo, in attesa di stipulare nuovi contratti, abbia intenzione di proseguire l’opera per la chiusura della cosiddetta «coda contrattuale», ad integrare degli accordi di cui ai decreti del Presidente della Repubblica n. 39 e 40 del 2018, per garantire al personale delle Forze armate e delle Forze di polizia il soddisfacimento delle legittime aspettative di miglioramento della propria condizione sociale tramite l’applicazione di istituti molto importanti per i soggetti protagonisti delle azioni quotidiane al dei cittadini, soprattutto nell’ambito della sanità militare, in particolare per quanto riguarda la rivalutazione delle indennità connesse al rischio (ad esempio: rischio radiologico e biologico).”

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