Editoriale

SULLE REGOLE DEL COCER LA PINOTTI PREDICA BENE E RAZZOLA MALE, ANZI MALISSIMO

Sulle regole del Cocer la Pinotti predica bene e razzola ma, anzi malissimo.

“Mi domando, e domando alla Ministra Pinotti, se il sergente maggiore Antonsergio Belfiori che è intervenuto alla trasmissione Monitor andata in onda lo scorso 6 ottobre sull’emittente televisiva Videolina, sia stato preventivamente autorizzato dal capo di stato maggiore della difesa a prendervi parte e a rilasciare dichiarazioni nella veste di delegato del Cocer interforze come prevedono le norme del codice dell’ordinamento militare oppure se anche questa ennesima performance televisiva è il frutto di una decisione autonoma del militare?”.

“Cara Ministra Pinotti le rivolgo questa semplice domanda perché se Belfiori non era stato regolarmente autorizzato a partecipare a quella trasmissione, oltre alle dichiarazioni rese nell’occasione dal militare dalle quali spero lei vorrà prendere le dovute distanze, mi sembra evidente che adesso le si presenta un serio problema di legalità e di dover assicurare il pieno rispetto di quelle regole che solo lo scorso 20 settembre un suo sottosegretario ha riaffermato con forza rispondendo ad un atto di sindacato ispettivo davanti alla Commissione difesa della Camera dei deputati.”.

Lo dichiara Luca Marco Comellini, segretario del partito per la tutela dei diritti di militari e Forze di polizia (Pdm) in merito alla partecipazione del sergente maggiore dell’aeronautica militare Antonsergio Belfiori in veste di “delegato del Cocer interforze” alla trasmissione Monitor dell’emittente televisiva Videolina dello scorso 6 ottobre.

“Per essere più precisi, cara Ministra, mi preme evidenziare come il suo sottosegretario, rispondendo ad una interrogazione proprio in merito alla richiesta di partecipazione del medesimo sergente maggiore Belfiori ad un evento pubblico nella veste di delegato del Cocer, abbia voluto riaffermare, ancora una volta e con estrema chiarezza e precisione, che il Cocer è un organismo collegiale e che pertanto, secondo la normativa vigente, a differenza delle vere organizzazioni sindacali di categoria, può solo formulare pareri, proposte e “avanzare richieste nell’ambito delle competenze attribuitegli”. Sempre il medesimo sottosegretario ha poi voluto precisare che proprio “in relazione al quadro normativo”, in quel caso si trattava di un convegno pubblico in quello a cui faccio riferimento di una trasmissione televisiva, la sezione aeronautica del Cocer avrebbe dovuto “manifestare la volontà di partecipare” in qualità di organismo centrale di rappresentanza “deliberando in ordine alla partecipazione e sottoponendo l’atto al parere della corrispondente autorità affiancata, capo di stato maggiore dell’aeronautica”.

Cara Ministra, dal momento che nel caso oggetto dell’atto di sindacato ispettivo l’esponente del governo ha precisato che “il mancato rispetto della procedura prevista non ha reso possibile allo stato maggiore aeronautica di esaminare la partecipazione della sezione” e che, mi risulta, né il Cocer interforze, né la sezione aeronautica del medesimo organismo abbiano deliberato sulla questione poligoni o servitù militari al fine di delegare il sergente maggiore Belfiori ad intervenire alla trasmissione televisiva in argomento, allora, mi sembra anche opportuno, se non doveroso, chiederle quale sia il suo reale criterio di legalità e quindi quale sia rispetto delle regole che pretende dai militari.”.

 

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