Esercito

Strade Sicure, Interrogazione al Ministro: “Turni massacranti, Indennità e straordinario al minimo e pagati in ritardo”

La Vice Presidente della Commissione Difesa del Senato, Laura Garavini (PD) la presentato un’interrogazione al Ministro della Difesa sull’operazione “Strade Sicure”.

In particolare la senatrice Garavini ha sottolineato che “dal 2008 è stata varata l’operazione “Strade sicure” che prevede l’impiego di un contingente delle forze armate nella vigilanza ai siti sensibili e in servizi di perlustrazione e pattuglia in concorso con le forze di polizia, secondo un piano di utilizzo adottato dal Ministro dell’interno di concerto con il Ministro della difesa. Dall’inizio dell’operazione, tale contingente ha contribuito alla prevenzione di episodi di criminalità, garantendo la sicurezza della popolazione con circa 15.500 arresti, l’identificazione e controllo di quasi 3.300.000 individui, 1.200 armi e circa 2.300 chili di sostanze stupefacenti sequestrati e 13.000 veicoli controllati. Nel corso degli anni, a fronte degli importanti risultati raggiunti, l’impiego dei militari nell’operazione è stato progressivamente incrementato, arrivando oggi a circa 7.200 unità; a fronte di un indubbio successo dell’operazione, non solo in termini di ordine pubblico, ma anche in ambito di sicurezza internazionale (basti pensare che l’Italia è sostanzialmente l’unico tra i principali paesi europei a non essere stato oggetto di attentati terroristici), si rilevano però alcune criticità con riferimento alle condizioni logistiche e retributive del personale dell’Esercito italiano impegnato nell’operazione.

I turni di servizio – ha evidenziato la senatrice Garavini –  inizialmente di 120 giorni, sono oggi di 180 giorni, con evidenti ripercussioni per quanto riguarda il recupero delle energie psicofisiche e la fruizione di adeguati turni di riposo; il trattamento economico dei militari impiegati in “Strade sicure” prevede, in base alla dislocazione sul territorio nazionale (se in o fuori sede), un’indennità lorda pari a 13 euro o a 26 euro e il pagamento di sole 14,5 ore a titolo di straordinario a fronte di un totale di ore di straordinario molto superiore; le indennità retributive previste per la partecipazione all’operazione vengono corrisposte con un inaccettabile ritardo; con il “decreto sicurezza” (decreto-legge n. 113 del 2018, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 132 del 2018) sono state stanziate risorse per i compensi per le prestazioni di lavoro straordinario svolte solo dagli appartenenti alla Polizia di Stato, escludendo il personale delle forze armate.

Lo sforzo profuso dai militari – ha concluso la senatrice Garavini – dell’Esercito italiano nell’operazione dal suo avvio ad oggi e gli importanti risultati acquisiti meritano il rispetto di corrette condizioni di lavoro, si chiede di sapere come il Ministro in indirizzo intenda affrontare la problematica descritta in premessa.

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