Sindacati di Polizia

Stop ai buoni cartacei, il sindacato batte cassa: “Ministro, mettiamo il valore in busta paga

Il Sindacato Autonomo di Polizia (SAP) ha sollevato importanti critiche riguardo al sistema dei buoni pasto e dei generi di conforto, chiedendo un intervento risolutivo da parte del Ministero dell’Interno. In una nota inviata al Ministro, il sindacato ha evidenziato le numerose problematiche riscontrate negli anni con i ticket restaurant, come ritardi nell’accreditamento delle carte, limitata accettazione presso alcuni esercizi convenzionati, restrizioni sull’utilizzo nel weekend e a cena, oltre al pagamento di commissioni.

Inoltre, il SAP ha sottolineato le recenti indagini nei confronti di una delle principali aziende che gestisce i buoni pasto, accusata di aver stipulato accordi paralleli con gli esercenti al di fuori di quanto previsto dai bandi di gara.

Per ovviare a queste criticità, il sindacato ha proposto di accreditare direttamente il valore dei buoni pasto e dei generi di conforto nella busta paga dei dipendenti, citando l’esempio del Ministero della Difesa che adotta questa pratica per i militari dell’Arma dei Carabinieri.

Secondo il SAP, l’attuale sistema di gestione dei buoni pasto risulta antieconomico per l’amministrazione, costringendola a indire costose gare d’appalto e disattendendo i principi di efficienza, efficacia e buon andamento dell’azione amministrativa.

Il sindacato ha quindi invitato il Ministro a prendere concretamente in considerazione la proposta di accreditamento diretto in busta paga, sottolineando i vantaggi in termini di benessere dei colleghi e di riduzione della spesa pubblica. L’appello è volto ad avviare al più presto le procedure necessarie per attuare questa soluzione.

Alla nota del SAP è opportuno sottolineare che come abbiamo sottolineato in questo articolo (Scorte a Roma: I Carabinieri a digiuno forzato – clicca qui per leggere) “vari comandi dell’Arma, ad irragionevole macchia di leopardo, hanno già adottato i buoni pasto elettronici”, nel reparto delle scorte a Roma, infatti, persiste l’utilizzo dei buoni pasto cartacei, con tutte le problematiche ad essi connesse. Ciò dimostra che, per i Carabinieri, l’adozione dei buoni pasto elettronici non è ancora una realtà diffusa in maniera omogenea in tutti i reparti.

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