Marina militare

Sim Marina Militare: “È caos, troppe disposizioni, centinaia di diverse intepretazioni. A rischio salute dei militari”

Il SIM Marina in questi giorni ha ricevuto numerose segnalazioni da parte di colleghi sia di Comandi imbarcati che a terra, circa la mancata applicazione delle disposizioni inserite nei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri che si sono succeduti.

Nella fattispecie, ci giungono notizie nelle quali il personale è costretto, con relativo O.D.G del Comando, ad utilizzare giorni di licenza ordinaria e recupero compensativo in sostituzione di quanto indicato nelle direttive contenute nel citato decreto (lavoro agile, lic. Straordinaria, ecc.).

Anzi ad essere precisi la situazione raggiunge il paradosso che ogni singolo Comando, ogni Nave o sede della Guardia Costiere o Comando a terra ha adottando un proprio orario e proprie regole, un caos senza precedenti dove ognuno interpreta a modo suo anche le disposizioni ricevute dallo SM e nonostante che le disposizioni da parte del Presidente del Consiglio si indirizzano pienamente verso il sostegno incondizionato della tutela della salute e della famiglia.

Ad aumentare la confusione ci ha pensato lo Stato Maggiore Marina, nella giornata del 20 marzo quando ha disposto a tutti i Comandi di attuare per il personale dipendente lo “smart working” e la nuova fattispecie di tutela del personale introdotto con il DL Cura Italia che esonera dalla presenza in servizio al fine di organizzare una turnazione che dia nei prossimi difficili mesi una maggiore e continuativa funzionalita alla FA., ma contemporaneamente “nell’esercizio delle responsabilità e delle prerogative del personale dipendente”, autorizzava la pianificazione dei recuperi, di fatto ottenenendo la non applicazione dell’esonero.

Anche in questo caso sono state segnalate ulteriori decisioni di singoli Comandi senza alcun fondamento legislativo ne normativo quale quella di adottare lo smart working solo a chi risiede nelle vicinanze della sede di servizio.

Quasi contemporaneamente lo Stato Maggiore dell’Esercito ha emanato precise disposizioni per il suo personale senza lasciare libertà di interpretazione, dove recupero compensativo, ordinaria o altro non vengono minimamente menzionati anzi, si indica più di un soluzione per agevolare il personale in questo momento drammatico per tutti, ed al contempo tutelare aliquote di personale che potranno essere utilizzate a rotazione per garantire la piena e duratura operatività della sua FA.

Il SIM Marina, da noi interpellato, conferma la situazione e si chiede il perché di questa differenza di trattamento, forse le tutele dei nostri colleghi valgono meno di quelli dell’esercito?

Per il SIM Marina la tutela della salute dei nostri colleghi è motivo continuo di preoccupazione e in relazione a questo non può non notare come se, da un parte il Governo abbia indirizzato i suoi sforzi per diminuire al massimo la possibilità di contagi, adottando provvedimenti affinché la popolazione rimanga a casa senza ostacoli legislativi, dall’altra come la nostra Forza Armata, con motivazioni ignote, continui ad ostacolare la serenità del personale della Marina.

Eppure lo Stato Maggiore della MM, dicono fonti vicine al Sindacato, sa bene che serpeggia un grande malumore e una diffusa mancanza di fiducia nel personale, tanto è la FA con il maggior numero di uscite dal servizio: da soli piu di tutte le altri compagni militari dello Stato.

Per questo motivo SIM Marina ha chiesto al Capo di Stato Maggiore di intervenire: sono necessarie disposizioni chiare, univoche, non interpretabili che non vedano proliferare di centinaia di diverse disposizioni locali e che tutelino la salute del personale e la funzionalità della Forza Armata.

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