Esercito

SI E’ SUICIDATO IMPICCANDOSI UN CAPORAL MAGGIORE DELL’ESERCITO AMMALATO DI LEUCEMIA

Si è tolto la vita Luigi Sorrentino, caporalmaggiore dell’esercito, 40 anni. Aveva partecipato a missioni in Kosovo e Afghanistan e si era ammalato di leucemia a causa dell’esposizione all’uranio impoverito.

Tempo fa gli era stato negato il rintegro nell’esercito. Si è tolto la vita nel suo appartamento di via Rosta a Torino, impiccandosi. Non ha lasciato biglietti per spiegare il suo gesto ma gli inquirenti ritengono sia legato alla sua storia.

La malattia potrebbe essere insorta proprio a causa dell’uranio impoverito utilizzato dall’esercito nel corso delle missioni all’estero. Sul posto sono intervenute le volanti della polizia, che hanno subito escluso altre ipotesi. L’uomo lascia due figli di17 e 6 anni e la moglie da cui era separato.

“Gigi l’immortale”, così era conosciuto Sorrentino era sopravvissuto al cancro e a un attentato, ma non alla giustizia contro cui aveva intentato la causa di servizio, una battaglia per tornare a lavorare al secondo reggimento alpini di Cuneo e, come aveva descritto in un’intervista rilasciata CronacaQui, “non per stare a casa a fare nulla pagato 1.500 euro al mese” e concludeva con “Non credo di chiedere molto, sono ancora padrone di andare a morire in missione con il mio cappello alpino sulla testa”.

 
 

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