Carabinieri

“Sarai per sempre il nostro faro” L’ultimo saluto al maresciallo ucciso

È iniziato ieri e si concluderà oggi pomeriggio (alle 16), con i funerali solenni nella chiesa di San Giovanni Battista, l’ultimo saluto al luogotenente Doriano Furceri tornato per l’ultima volta ad Asso dove una settimana fa ha trovato la morte per mano del brigadiere Antonio Milia.

A vegliare accanto alla sua bara coperta dal tricolore, insieme a due carabinieri in alta uniforme, la moglie Patrizia che nei giorni scorsi aveva dedicato il suo dolore ai social e ieri ha ricevuto l’abbraccio e l’omaggio degli amici, i parenti e anche tante persone che hanno voluto rendere il loro omaggio nel grande salone al primo piano del municipio trasformato in camera ardente. “Quanta tristezza nel mio cuore e in quello dei miei figli – ha voluto dedicare l’ultimo ricordo al marito – Sarai per sempre il nostro faro”. A sfilare di fronte alla bara, insieme alla grande famiglia dell’Arma, anche i sindaci della Valassina che avevano imparato a conoscere il luogotenente Furceri dal febbraio del 2021, da quando era arrivato in paese da Bellano per sostituire il suo predecessore, il luogotenente Salvatore Melchiorre che era andato in pensione. “Si trovava bene qui – conferma uno dei sindaci che ieri è venuto a rendergli omaggio – nessuno avrebbe mai potuto immaginare una cosa del genere. È capitata una cosa enorme e stentiamo ancora a rendercene conto”.L’hanno capito gli abitanti di Asso che fin da giovedì scorso, non appena la notizia si è diffusa rilanciata dai telegiornali nonostante fosse impossibile avvicinarsi perché il brigadiere Milia armato e in pieno delirio minacciava di togliersi la vita, si sono radunati fino a tarda notte in via Praeli. La testimonianza muta di un dolore che si è manifestato il giorno dopo con la fiaccolata guidata dal sindaco Tiziano Aceti e dal parroco don Giuseppe Morstabilini, rinnovata anche in questi giorni attraverso i mazzi di fiori e i messaggi.

Roberto Canali per Il Giorno

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