Esteri

Russia, droni contro il Cremlino: cosa è successo a Mosca

Continua a essere poco chiaro quanto accaduto al Cremlino, colpito nella notte da quello che le autorità di Mosca denunciano come “un attacco con droni ucraini”. Da Kiev smentiscono ogni coinvolgimento nell’incursione, che avrebbe avuto come obiettivo l’assassinio di Vladimir Putin. Gli Stati Uniti: “Non ci sono ancora sufficienti informazioni sull’accaduto”.

Nella notte tra martedì e mercoledì è stato effettuato un tentativo di colpire con due droni ucraini la residenza del presidente russo Vladimir Putin al Cremlino. Questo l’annuncio, divulgato nella mattinata di mercoledì, dal servizio stampa presidenziale russo. “Questa notte Kiev ha tentato di colpire con veicoli aerei senza equipaggio la residenza del presidente della Federazione russa al Cremlino”, spiega la nota. “Due veicoli aerei senza equipaggio erano diretti contro il Cremlino. A seguito di azioni tempestive intraprese dai servizi militari e speciali che utilizzano sistemi radar, i dispositivi sono stati messi fuori uso. A seguito della loro caduta e della dispersione di frammenti, non ci sono state vittime e danni materiali”, ha specificato Mosca, precisando che Putin non era nell’edificio al momento dell’impatto.

I video dell’accaduto

Sui vari canali social, in particolare su Telegram, sono stati diffusi vari video dell’accaduto. Anche se con inquadrature e tagli differenti, sembrano riportare le immagini immortalate dalla stessa camera. Apparentemente non si tratta di una telecamera di sicurezza, ma di un dispositivo ‘manuale’ imbracciato da un cameraman che si trovava su un edificio vicino a tarda notte. Nel filmato si vede un velivolo che esplode in volo a breve distanza dalla cupola del Cremlino e i suoi detriti che vanno a schiantarsi sul tetto.

Nello stesso momento, si vedono due persone salire sulla cupola. Secondo vari account di Osint (Intelligence su fonti aperte, ndr), potrebbe trattarsi di personale inviato sul tetto a valutare i danni causati dal primo drone: quello ripreso nel filmato, quindi, potrebbe essere il secondo attacco. Il primo drone, stando alla ricostruzione di Mosca, è stato visto sopra il Cremlino alle 2:27, mentre il secondo è apparso alle 2:43.

Cremlino: “Atto terroristico, risponderemo”

Il Cremlino ha definito l’accaduto come “un atto terroristico pianificato e un attentato alla vita del presidente della Federazione, compiuto a pochi giorni dal Giorno della Vittoria, la parata del 9 maggio, alla quale è prevista anche la presenza di ospiti stranieri”. La nota specifica che il presidente della Russia non è stato ferito e che “il programma dei suoi lavori non è cambiato, continua come al solito”, osserva il servizio stampa. “La parte russa si riserva il diritto di adottare misure di ritorsione dove e quando lo ritiene opportuno”, si legge nel comunicato. L’agenzia Ria Novosti riporta poi che il sindaco di Mosca, Serghey Sobyanin, ha disposto il divieto di sorvolo di droni sulla capitale.

Kiev: “Neghiamo ogni coinvolgimento”

Il portavoce presidenziale ucraino Serhiy Nikiforov ha smentito le accuse di Mosca sul tentativo di un attacco di droni lanciato nella notte contro il Cremlino. “Non abbiamo informazioni sui cosiddetti attacchi notturni al Cremlino. Come ha ripetutamente affermato il presidente Zelensky, l’Ucraina invia tutte le forze e i fondi disponibili per liberare i propri territori e non per attaccare quelli estranei”, ha affermato Nikiforov, citato dall’agenzia di stampa “Rbk Ucraina”.

Medvedev: “Non c’è alternativa, eliminare Zelensky”

“Dopo l’attacco terroristico di oggi, non ci sono altre opzioni se non l’eliminazione fisica di Zelensky e della sua cricca”, commenta su Telegram l’ex presidente russo Dimitrij Medvede. “Non è nemmeno necessario firmare l’atto di resa incondizionata.
Anche Hitler, come sapete, non l’ha firmato. Ci sarà sempre una sorta di cambiamento, come con l’ammiraglio (Karl) Dönitz (l’ammiraglio tedesco a cui Hitler affidò la successione prima di suicidarsi, ndr)”, ha aggiunto.

Podolyak: “Mosca prepara attacchi su larga scala”

A ribadire la posizione di Kiev contribuisce anche Mikhaylo Podolyak, consigliere e capo di gabinetto di Zelensky. “È tutto prevedibile”, scrive su Twitter. “La Russia sta chiaramente preparando un atto terroristico su larga scala e mostra ‘droni sul Cremlino'”, prosegue.

“L’Ucraina conduce una guerra esclusivamente difensiva e non attacca oggetti sul territorio della Federazione russa. Perché? Non risolve alcun problema militare. Ma dà alla Federazione russa i motivi per giustificare i suoi attacchi ai civili”, spiega ancora Podolyak.

Kiev lancia l’ipotesi della ‘pista interna’

“In secondo luogo, stiamo osservando con interesse la crescita degli incidenti che si verificano in varie parti della Federazione russa. La comparsa di droni sconosciuti nelle strutture energetiche o sul territorio del Cremlino può solo indicare il lavoro sotterraneo delle forze di resistenza locali”, ipotizza il consigliere ucraino. “La perdita del controllo del potere sul Paese da parte del clan di Putin è evidente. Ma, d’altra parte, la Russia parlava costantemente del suo controllo totale sull’aria. Insomma, nella Federazione Russa sta succedendo qualcosa, ma sicuramente senza droni ucraini sul Cremlino”, conclude.

Volodin: “Distruggeremo il governo ucraino”

Il presidente della Camera bassa del Parlamento russo, Vyacheslav Volodin, ha chiesto di “distruggere” il governo ucraino dopo che Mosca ha affermato di aver sventato l’attacco al Cremlino. “Non possono esserci negoziati”, ha dichiarato su Telegram.

Blinken: “Non sappiamo”

Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha visto i report da Mosca sui fatti del Cremlino ma ha detto “non posso confermarlo in nessuno modo”. “Noi – ha aggiunto a un evento del Washington Post – semplicemente non sappiamo”. “Vedremo quali sono i fatti. È davvero difficile commentare o fare ipotesi su questo senza realmente conoscere i fatti“.

Fonti Cnn: “Usa non informati del raid”

Gli Stati Uniti non hanno avuto alcun avvertimento sul presunto attacco con droni al Cremlino, ha fatto sapere un funzionario statunitense citato dall’emittente Cnn. “Qualunque cosa sia successa, non c’è stato alcun preavviso“, ha detto il funzionario, aggiungendo che le autorità stanno ancora cercando di capire cosa sia successo esattamente. Un altra fonte governativa alla Cnn sottolinea che Washington sta ancora lavorando per valutare le affermazioni della Russia e non ha ancora potuto confermare la denuncia del Cremlino secondo cui l’Ucraina ha tentato di assassinare Putin.

Droni vietati anche a San Pietroburgo

Dopo Mosca, anche San Pietroburgo ha vietato il volo di droni sulla città, secondo quanto riporta la testata locale Fontanka. Il divieto sarà in vigore fino al 15 maggio e si applica ai voli entro un raggio di 150 chilometri intorno alla ex capitale degli zar. Intanto, anche Serpukhov, città nei pressi di Mosca, è stato introdotto il divieto dell’utilizzo di velivoli senza equipaggio, secondo il sito dell’amministrazione locale.

Relitto di un altro drone a Kolomna

La polizia russa ha riferito del ritrovamento di frammenti di un drone di origine sconosciuta nella città di Kolomna, nella regione di Mosca. “A Kolomna, in una zona boscosa, sono stati trovati i frammenti di un velivolo senza equipaggio”, ha detto un portavoce della polizia all’agenzia Tass. La fonte ha aggiunto che si è formata una voragine nel punto in cui è caduto il drone. Secondo il canale Telegram Shot, i resti del drone sono stati scoperti da un residente di Kolomna, situata a circa 110 chilometri a sud di Mosca.

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