Guardia di Finanza

RINNOVO CONTRATTO, GUARDIA DI FINANZA: “NON CHIEDIAMO PRIVILEGI MA ATTENZIONE”

Riportiamo il comunicato della Guardia di Finanza sul Rinnivo Contrattuale:

“Apprendiamo che nella prossima legge di Bilancio il Governo intende appostare le risorse necessarie a mantenere l’impegno (“85 euro lordi”) assunto con le OO.SS. del Pubblico Impiego lo scorso novembre.
Gli 85 euro rappresentano il minimo dopo anni di blocco contrattuale e, per questo, devono essere assegnati tutti sulle voci stipendiali fisse e con quanta più equità possibile (85 euro a tutti!).
Siamo chiari sin d’ora: non basta!

Negli ultimi anni i finanzieri, insieme al resto del personale del comparto sicurezza, hanno coperto le enormi carenze organiche e le nuove emergenze (crisi finanziaria, terrorismo, tensioni sociali, ecc.) a fronte di blocchi del turn-over, blocco contrattuale ed un congelamento stipendiale che ha inciso sul personale ben oltre ogni altra categoria di dipendenti pubblici.

Ci viene richiesto maggiore impegno, prova ne sia l’enorme quantità di lavoro straordinario prestato; ci viene richiesta maggiore professionalità; ci viene richiesta maggiore intensità (arma individuale sempre a seguito) e siamo soggetti a maggiori limitazioni rispetto a tutte le altre categorie di lavoratori.
Si chiama specificità!

Non pretendiamo privilegi, ma crediamo che, a fronte di pretese particolari, meritiamo un’attenzione particolare!
Non chiediamo spesa, ma un “investimento” in sicurezza!
Servono ulteriori risorse per finanziare le indennità operative, necessarie per mantenere e migliorare il livello di quantità e qualità dei servizi.
Non meno importante è infine rivedere la parte normativa ferma da decenni: previdenza complementare mai avviata, indennità desuete o in disuso, specifiche indennità di polizia economico—finanziaria, straordinario, indennità e tutela dei turnisti già riconosciute al personale delle Polizie ad ordinamento civile, ecc..
Dopo quasi 10 anni non bisogna solo fare in fretta ma anche bene.
Per queste ragioni richiediamo un incontro urgente con il Ministro dell’Economia e delle Finanze – che auspichiamo avverrà a breve – e nei prossimi giorni sentiremo gli Organismi Intermedi e di Base per discutere di una proposta condivisa.”

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